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MEMOWEB n. 36 del 21/02/2025
Conversione DL Milleproroghe: ripristino del rapporto per il dipendente sospeso causa procedimento penale
L’art.10-bis del DDL di conversione reca un interpretazione autentica in materia di ripristino del rapporto di impiego del pubblico dipendente sospeso o collocato in quiescenza a seguito di un procedimento penale
Quesito del 02/12/2024
Collocamento a riposo d'ufficio
In data 02/12/2024, un dipendente comunale compirà il 67° anno di età, raggiungendo così il requisito anagrafico per il collocamento a riposo d’ufficio per pensione di vecchiaia. Al contempo, avrà maturato un’anzianità contributiva superiore ai 20 anni previsti come minimo, accedendo quindi al trattamento pensionistico. Poiché il dipendente non ha mai presentato dimissioni, il Comune ha disposto, con Determina del 05/11/2024, il collocamento a riposo d’ufficio a partire dal 03/12/2024.
Si chiede di chiarire, in linea generale, se il dipendente che intende andare in pensione debba presentare le proprie dimissioni, quale sia il termine di preavviso da rispettare e se, durante tale periodo, sia possibile fruire delle ferie. Con riferimento al caso specifico, si richiede inoltre di indicare la corretta gestione, tenendo conto che il dipendente non ha presentato dimissioni, sta usufruendo delle ferie e ha richiesto la monetizzazione delle ferie residue al termine del rapporto di lavoro.
NOTA OPERATIVA n. 185 del 27/09/2024
Il diritto del dipendente alla monetizzazione delle ferie non godute secondo la recente giurisprudenza
La questione della monetizzazione delle ferie non godute è stata negli ultimi tempi oggetto di interventi della giurisprudenza nazionale e della Corte di Giustizia UE.
Quesito del 11/12/2023
Collocamento a riposo per raggiunti liniti di età
Si chiede quali obblighi siano in capo al dipendente che raggiunge il limite ordinamentale dei 67 anni di età, con particolare riguardo al periodo di preavviso.
Quesito del 13/11/2023
Decurtazione retribuzione per debito orario
Un dipendente comunale assunto il 31.12.2003, p.t.a 34 ore settimanali (94,44%), operatore ex A2, è stato collocato a riposo, con diritto a pensione , con decorrenza 18.10.2023 in quanto il giudizio commissione medica INPS recita:
- Non idoneo permanentemente in modo assoluto al servizio come dipendente di amministrazione pubblica ex art.55 octies D. Lgs 165/2001 e al proficuo lavoro
- non sussiste assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa ex art.2 Co.12 L.335/95.
I miei quesiti sono:
1) avendo un debito orario anni 2019-2020-2021 relativo a permessi brevi art. 42 CCNL del 16/11/2022 non recuperati:
a) È corretto calcolare la decurtazione della retribuzione sulle voci art.10, comma 2, lett. c, del CCNL 9.5.2006 (parere Aran RAL_1632), oppure bisogna considerare anche altre voci (i.ta' di comparto, indennità specifica ex I^-4^ qualifica, emolumento accessorio una tantum 2023 i.tà vestiario?
b) Bisogna calcolare distintamente i recuperi per ogni anno (2019-2020-2021) considerando la retribuzione percepita in ciascuno, compresi gli arretrati (2019-2020-2021) corrisposti a seguito CCNL del 16-11-2022, oppure bisogna effettuare un unico calcolo facendo riferimento alle voci percepite al momento della cessazione del rapporto di lavoro ?
c) I debiti orari riducono proporzionalmente la tredicesima ?
Quesito del 31/10/2023
Collocamento a riposo per limiti di età
Si chiede: nel caso in cui un dipendente che raggiunge il requisito anagrafico per il collocamento a riposo dei 67 anni di età a metà mese, presenti istanza di collocamento a riposo con decorrenza fissata il primo giorno del mese successivo, se si debba respingere l'istanza ed in base a quale dettame normativo.
Decreto legge n. 112 del 25/06/2008
Art. 72 - Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di eta' per il collocamento a riposo
Decreto legge n. 201 del 06/12/2011