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Quesito del 15/07/2020
Voltura Permesso di Costruire
In data 15.06 è stato rilasciato un Permesso di Costruire ad un’impresa relativamente alla costruzione di una nuova civile abitazione. L’area oggetto di permesso di costruire è di proprietà di una cooperativa, la quale ha autorizzato l’impresa a richiedere il Permesso di Costruire.
E’ stata inviata via PEC una comunicazione di rilascio del suddetto permesso, ma lo stesso non è ancora stato effettivamente ritirato e tantomeno corrisposti i relativi oneri.
In data 07.07 l’area di proprietà della cooperativa è stata venduta a dei privati cittadini, i quali in data 08.07.2020 hanno richiesto la voltura del permesso di costruire a proprio nome. La richiesta di voltura è stata firmata, oltre che dai nuovi proprietari dell’area anche per assenso dall’Impresa richiedente allegando semplicemente l’atto di compravendita.
E’ possibile rilasciare la voltura ai nuovi proprietari anche se il permesso non è ancora stato ritirato e pagati gli oneri? Se è possibile si rende necessario emettere un nuovo avviso ai privati con le somme da pagare?
La semplice, comunicazione anche se inviata via PEC di avvenuto rilascio del PDC con indicazione della somma da versare, costituisce avviso di rilascio dalla quale data decorrono i termini previsti dall’art. 42 del DPR per l’applicazione delle sanzioni?
NOTA OPERATIVA n. 118 del 23/06/2020
Muro di contenimento: serve il permesso di costruire
Tar Valle d'Aosta: il muro di contenimento (sostegno esterno) non ha natura pertinenziale ma è una nuova costruzione
NOTA OPERATIVA n. 113 del 16/06/2020
Proroga e rinnovo del permesso di costruire: differenze e responsabilità del comune
Tar Salerno: le due fattispecie tendono ad avvicinarsi sotto il profilo sostanziale, atteso che il rilascio di una proroga del termine, al pari dell’adozione dell’atto di rinnovazione, ha comunque una connotazione discrezionale, decisamente più circoscritta rispetto al secondo, di cui è riservataria esclusiva l'amministrazione comunale
NOTA OPERATIVA n. 105 del 04/06/2020
Permesso di costruire rilasciato dal comune: quando le Regioni possono annullarlo
CGA 325/2020: il potere di annullamento regionale del permesso di costruire, disposto ai sensi ex art. 39 DPR 380/2001, è una autotutela speciale, riconducibile al paradigma dell’art. 21-novies legge 241/1990, salva la specialità dei termini di esercizio, che sono di perdurante vigenza
Quesito del 29/05/2020
Perdita requisiti imprenditore agricolo professionale e permesso di costruire
Nel nostro comune è stato rilasciato in data 29.03.2019 un permesso di costruire in zona agricola ad una società con i requisiti di imprenditore agricolo a titolo principale e pertanto gratuito. Non è ancora stata presentata l’inizio lavori, ora la società intestataria ha richiesto la proroga. Nel frattempo la suddetta società ha perso i requisiti di imprenditore agricolo professionale ma rimane comunque una società agricola. E’ possibile rilasciare la proroga? Se si, si rende necessario che gli stessi paghino gli oneri?
MEMOWEB n. 94 del 19/05/2020
Tecnologia 5G: nota informativa ANCI per gli enti locali
Il documento contiene tutte le informazioni e il quadro giuridico di riferimento a supporto degli enti locali nello svolgimento delle proprie competenze amministrative in tema di installazione di impianti radioelettrici di comunicazione
Quesito del 11/05/2020
Ristrutturazione immobile residenziale
Nel nostro comune è stato presentato un permesso di costruire per la ristrutturazione di un immobile unifamiliare residenziale sito nel nucleo di antica formazione, composto da due corpi di fabbrica (abitazione principale e rustico) separati da cortile interno. Nel corso degli anni sono stati realizzati dei locali accessori all’interno del cortile in adiacenza al fabbricato principale (bagno e CT).
L’abitazione principale costituita da 2 piani fuori terra e un sottotetto non abitabile ma accessibile. Ai sensi delle nostre NTA il piano sottotetto non viene considerato ai fini del computo della SLP.
Il fabbricato rustico è formato da due piani fuori terra con destinazione al piano terra di ripostiglio e al primo piano fienile. Ai sensi delle nostre NTA le superfici esistenti sono tutte considerate ai fini del computo della SLP.
L’intervento consiste nella ristrutturazione dell’intero comparto residenziale mediante il consolidamento dell’abitazione principale attraverso la realizzazione di un cordolo all’ultimo piano di 45 cm. con relativo sopralzo della copertura di 45 cm. In tal modo si rende abitabile l’ultimo piano (h. media 2,48). Inoltre i locali accessori (bagno e CT) vengono demoliti e ricostruiti con sagoma diversa.
Il sopralzo dei 50 cm. è possibile mediante l’applicazione delle nostre NTA che riprendono le NCT 2008 relative alle norme sismiche per le costruzioni.
A seguito dell’intervento di consolidamento mediante la realizzazione del cordolo tale superficie da non abitabile si trasforma in abitabile con recupero sottotetto.
Il fabbricato rustico viene completamente demolito e ricostruito mantenendo le stesse altezze e volumi, ma realizzando una soletta in più (3 piani) tutti con altezza mt. 2,40 e ultimo piano con altezza inferiore (2,10) con destinazioni accessorie (cantina, lavanderia,ecc) . Ai fini delle nostre NTA l’ultimo piano e il piano terra non vengono computate ai fini del calcolo della SLP.
Stante la situazione si chiede se l’intervento possa essere totalmente gratuito o è oneroso? Eventualmente l’onerosità viene conteggiata limitatamente al recupero dei sottotetto e alla maggior superficie realizzata nel rustico (piano in più) o complessiva?
MEMOWEB n. 70 del 14/04/2020
Cambio di destinazione d'uso: dossier ANCE sulle leggi regionali
ANCE ha aggiornato il Dossier "Le leggi regionali sui cambi di destinazione d’uso", che mette a confronto le diverse normative regionali