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Ragioneria

Piano degli indicatori - Bilancio di previsione

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10 risultati di 90

Quesito del 04/02/2022

ONERI DI URBANIZZAZIONE

Nel caso di applicazione dell’art. 36 c. 2 del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. - accertamento di conformità - , ossia quando l’abuso è sanabile (perché sia al momento della realizzazione che al momento della richiesta l’intervento era realizzabile se fosse stato correttamente richiesto), l’oblazione è pari al doppio del contributo di costruzione (oneri + costo costruzione) in quanto se intervento fosse stato richiesto regolarmente avrebbe pagato una volta sola .
Vorremmo sapere come registrare contabilmente la suddetta oblazione e cioè è necessario incassare tutto al titolo IV oneri di urbanizzazione oppure in parte corrente una quota (sanzione).

MEMOWEB n. 245 del 17/12/2021

Piano dei Conti integrato: aggiornamento delle codifiche delle voci di bilancio

Il decreto del 25 novembre 2021 del MEF aggiorna l'allegato 1 del DPR 132/2013 («Piano dei Conti integrato»), ai sensi dell’art.5 del medesimo DPR e del comma 4 art. 4 del d.lgs. 91/2011

Quesito del 29/10/2021

FCDE bilancio di previsione 2022-2024

Il principio parla di “ultimi cinque esercizi”; quindi per il bilancio di previsione 2022-2024 il quinquennio di riferimento sarebbe 2017-2021.
Ma per gli enti che approvano il bilancio entro il 31 dicembre, i dati dell’esercizio immediatamente precedente non sono definitivi perché ancora in corso. E’ possibile quindi usare come riferimento il quinquennio 2016-2020 ed eventualmente avvalersi della facoltà prevista dall’Art. 107 bis del D.L. 18/2020 e quindi fare il calcolo su 2016-2017-2018-2019-2019?
Grazie in anticipo.

Quesito del 06/02/2020

Manutenzione straordinaria

Questo Ente avrebbe trovato un privato disponibile a concedere in comodato d’uso gratuito, rinnovabile di anno in anno dopo un primo periodo di comodato gratuito pluriennale con periodo da definire, un immobile da utilizzare quale magazzino e autorimessa. Tuttavia l’immobile necessità di alcune opere per essere messo a norma, quali, ad esempio, il rifacimento dell’impianto elettrico.
Il proprietario è disponibile a concedere l’immobile in comodato gratuito, ma non a sostenere le spese per la messa a norma del fabbricato. Potrebbe contribuire con una spesa massima di un certo valore, ma rimarrebbe sicuramente a carico dell’Ente una spesa di circa 10/15.000, euro.
La prima domanda è: l’ente può farsi carico di tali spese, dato atto che sono indispensabili per poter poi usufruire dell’immobile (e in comodato gratuito)? Senza tali spese l’immobile non sarebbe agibile.
Nel caso la risposta sia positiva, dato che l’Ente avrebbe tutto l’interesse a mettere in piedi un’operazione come quella suddetta, visto il vantaggio economico che ne avrebbe per gli anni a venire, la seconda domanda è:
Da un punto di vista economico-finanziario sarebbe corretto imputare la spesa al titolo II, tra gli investimenti fissi – beni immobili, e, a fine anno, dato che il bene non è di proprietà dell’Ente, e non può essere imputato tra le immobilizzazioni, fare una scrittura rettificativa per portarlo a costo?

Decreto Legislativo n. 118 del 23/06/2011

Art. 4 - Piano dei conti integrato