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Quesiti

10 risultati di 1931

Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.

Quesito del 03/09/2019

Rilascio attestazione ex art. 14 figli non residenti

Con la presente si chiede conferma di chi sia la competenza rispetto a quanto segue. il papà ha acquistato cittadinanza italiana nel comune X. Questi ha due figli che non sono residenti con lui perché i bimbi hanno la residenza nel nostro Comune (comune della madre). Si specifica che padre e madre sono separati e quindi i minori sono conviventi con il padre solo alcuni giorni la settimana ma non residenti. Non ci sono perciò problemi in merito al rilascio loro della cittadinanza. tuttavia, ci si chiede di chi sia la competenza al rilascio dell'attestazione sindacale; il mio Comune (di residenza dei minori) o il Comune in cui il padre risiede ed ha acquistato la cittadinanza?

Quesito del 31/08/2019

Trascrizione atto di nascita trasmesso dal consolato

Ho ricevuto dal Consolato Generale d’Italia in Melbourne un certificato di nascita da trascrivere e relativo modello Cons 01 riguardante un bambino nato nel 2010. Il padre del bambino è cittadino italiano regolarmente iscritto nell’A.I.R.E. del mio comune. Nei nostri archivi il padre risulta celibe e non abbiamo mai ricevuto alcun atto di matrimonio. Nel certificato di nascita del bambino che ci è stato trasmesso dal Consolato invece il padre risulta coniugato a Belgrano, Buenos Aires, Argentina il 30.09.2005. Nel certificato sono indicati i dati del neonato, i dati della madre, i dati del padre, i dati del matrimonio dei genitori ed i dati degli autori della denuncia di nascita (che risulta fatta da entrambi i genitori). Per poter trascrivere l’atto di nascita del bambino è necessario trascrivere prima l’atto di matrimonio dei genitori? Ho provato a scrivere al Consolato per chiedere la trasmissione dell’atto di matrimonio ma ad oggi non ho ricevuto risposta.

Quesito del 29/08/2019

Comuni di nascita passati a nuove province

Un utente lamenta il fatto che il Comune continua a rilasciargli i documenti col Comune di nascita ARENA (CZ) precisandoci che dal 1992 ARENA è passato alla nuova provincia Vibo Valentia. Premetto che a me è sempre stato detto che se alla nascita la Provincia era diversa quando avvengono queste variazioni NON occorre apportare alcun aggiornamento, ora, vi chiedo è sempre così anche col passaggio in ANPR? O dobbiamo fare questi aggiornamenti e (un po' come succede per i codici fiscali) questi vengono accodati e rimane traccia di uno storico?

Quesito del 27/08/2019

Iscrizione anagrafica cittadino comunitario senza occupazione

Nel mio comune ha fatto domanda di residenza un cittadino comunitario, ma non mi ha dimostrato i mezzi di sussistenza. Devo negare la residenza?

Quesito del 21/08/2019

AIRE: trascrizione atto di nascita

Una cittadina iscritta all’AIRE ha avuto un bimbo all’estero. Il Consolato trasmette l’atto di nascita su Mod. Internazionale per la trascrizione. In allegato trasmette anche l’atto di riconoscimento di maternità e l’atto di riconoscimento di paternità effettuati prima della nascita. È sufficiente trascrivere solo l’atto di nascita (dove sono presenti i nomi dei genitori) citando che il bambino è stato riconosciuto prima della nascita da entrambi i genitori?

Quesito del 20/08/2019

Iscrizione cittadino con permesso di soggiorno per protezione sussidiaria

Cittadino extra comunitario proveniente dal Togo, chiede l'iscrizione anagrafica. Gli è stato rilasciato un permesso di soggiorno in data 14/9/2018 per protezione sussidiaria; sul retro alla voce annotazioni c’è scritto lavoro. Attualmente non lavora. È possibile l'iscrizione anagrafica o va rifiutata? se va rifiutata che articolo di legge bisogna richiamare?

Quesito del 20/08/2019

Iscrizione cittadino comunitario dipendente di ditta estera in famiglia preesistente

Un cittadino comunitario chiede l’iscrizione anagrafica presso la famiglia (moglie e tre figli) già iscritti da alcuni mesi. Il cittadino dichiara di avere un lavoro ma la ditta ha sede all’estero e, pertanto, non ha documenti italiani che comprovino la regolarità delle risorse economiche né risulterebbero (sembra) contributi versati in Italia per il lavoro che svolge. In questo caso, devo richiedere che mi presenti un’assicurazione privata oppure la moglie (in quanto moglie) può dichiarare la vivenza a carico?

Quesito del 19/08/2019

Trascrizione atto di matrimonio estero contenente opzione di poligamia

Dobbiamo procedere alla trascrizione di un matrimonio estero celebrato in Senegal, relativo a un cittadino che ha ottenuto la cittadinanza a seguito di Decreto del Presidente della Repubblica. Chiediamo se sia trascrivibile un atto di matrimonio nel quale lo sposo dichiara di optare per la poligamia.

Quesito del 19/08/2019

Mancata dichiarazione di trasferimento della dimora abituale

Una nostra residente da molti mesi non dimora più all'indirizzo anagraficamente registrato, avendo perso la disponibilità della casa. Pertanto nei suoi confronti venne avviato a suo tempo procedimento di verifica della dimora abituale. Nel corso del procedimento abbiamo ripetutamente invitato l'interessata a chiarire la sua posizione ma lei, pur essendosi presentata al nostro ufficio anagrafe, non ha spontaneamente né tantomeno formalmente dichiarato dove ha trasferito la sua dimora abituale. Abbiamo anche effettuato verifiche nel territorio di un altro comune, dove avevamo ipotizzato si fosse trasferita, ma i colleghi dell'altro comune hanno risposto di non aver riscontrato dimora abituale nel luogo da noi indicato. Vista l'inerzia dell'interessata (verosimilmente volontaria, a questo punto: si direbbe che abbia qualche motivo per non dichiararsi al competente ufficio anagrafe) ed essendo trascorso molto tempo, oltre un anno, dall'avvio del procedimento, siamo indecisi sul da farsi. Questo perché la persona non è irreperibile, infatti anche se non conosciamo o non possiamo dimostrare il luogo di dimora abituale, conosciamo bene il luogo sul nostro territorio in cui l'interessata lavora stabilmente. Perciò siamo indecisi se cambiare l'indirizzo di residenza della persona nella via non territoriale oppure se cambiarlo nell'indirizzo del luogo di lavoro, il quale corrisponde ad un vivaio, rivendita di piante e fiori, dove pare (non ne siamo sicuri) l'interessata lavori come dipendente. In questa prospettiva ci siamo rivolti ai colleghi dell'Ufficio toponomastica (da noi assegnato al Settore tecnico, quindi condotto disgiuntamente dall'Ufficio anagrafe) per conoscere l'indirizzo - via, numero civico, ecc. - del fabbricato in cui si svolge l'attività lavorativa dell'interessata ma ci è stato risposto che detto fabbricato non ha numero civico e che non è possibile darglielo per questi motivi: il fabbricato non è registrato al catasto ed i numeri civici vanno di pari passo con foglio, mappale e subalterno. Premesso quanto sopra si chiede 1) Quale soluzione anagrafica adottare per l'interessata non irreperibile: via non territoriale o cambio indirizzo nel luogo di lavoro? O altro? 2) Se si opta per il luogo di lavoro, come regolarsi anagraficamente circa la non (ancora?) avvenuta attribuzione del numero civico al fabbricato in questione? 3) Come appurare, per le finalità art. 5 DL 47/2014, se l'occupazione dell'immobile è legittima? 4) Indipendentemente dalla vicenda anagrafica dell'interessata, e premessa la sopradescritta soluzione organizzativa di questo ente circa l'Ufficio toponomastica, quale compito e responsabilità ha l'ufficiale d'anagrafe rispetto alla numerazione/non-numerazione civica del fabbricato in questione e relativo non-accatastamento?

Quesito del 17/08/2019

Cittadina argentina e riconoscimento della cittadinanza italiana

Una cittadina argentina mi scrive per avere informazioni in merito al procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana. La signora è nata in Argentina l’8/2/1974. La madre è nata nel mio comune il 5/5/1942, sposata in Argentina il 27/4/1973 (no annotazione su atto di nascita) deceduta in Argentina il15/10/2018 (no annotazione su atto di nascita). Il dubbio è se devo considerare tutto il procedimento nell’ambito del «riconoscimento della cittadinanza italiana» come disciplinato dalla circolare K.28 (e quindi la signora deve essere iscritta in anagrafe, presentare istanza, procurare i documenti della mancata naturalizzazione della madre e della mancata rinuncia della cittadinanza italiana della madre e della figlia…), oppure se, essendo figlia di cittadina italiana emigrata (non essendovi generazioni intermedie) posso procedere alla trascrizione dell’atto di nascita quale cittadina italiana, e in tal caso se e quali ulteriori verifiche devo fare. Preciso che la signora mi ha mandato un libretto di famiglia nel quale, all’atto del matrimonio nel 1973, la madre viene indicata come cittadina argentina naturalizzata (pertanto prima della nascita della figlia).