Tutti i prodotti della sezione
Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
MEMOWEB n. 161 del 02/09/2019
Brexit: lo speciale governativo sul come prepararsi all'uscita del Regno Unito dall'UE
Gli aggiornamenti riguardano, tra gli altri, i seguenti settori: diritti dei cittadini e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, trasporti
MEMOWEB n. 160 del 30/08/2019
Atti formati all'estero da presentare in Italia: le specifiche riguardanti il Regno Unito
Per la trascrizione dei certificati britannici di nascita, matrimonio, unione civile, morte, ecc. rilasciati secondo il "Birth and Registration Act 1953", rimane necessaria la traduzione in italiano e l'ottenimento dell'Apostille
Quesito del 21/08/2019
AIRE: trascrizione atto di nascita
Una cittadina iscritta all’AIRE ha avuto un bimbo all’estero. Il Consolato trasmette l’atto di nascita su Mod. Internazionale per la trascrizione. In allegato trasmette anche l’atto di riconoscimento di maternità e l’atto di riconoscimento di paternità effettuati prima della nascita. È sufficiente trascrivere solo l’atto di nascita (dove sono presenti i nomi dei genitori) citando che il bambino è stato riconosciuto prima della nascita da entrambi i genitori?
Quesito del 20/08/2019
Iscrizione cittadino comunitario dipendente di ditta estera in famiglia preesistente
Un cittadino comunitario chiede l’iscrizione anagrafica presso la famiglia (moglie e tre figli) già iscritti da alcuni mesi. Il cittadino dichiara di avere un lavoro ma la ditta ha sede all’estero e, pertanto, non ha documenti italiani che comprovino la regolarità delle risorse economiche né risulterebbero (sembra) contributi versati in Italia per il lavoro che svolge. In questo caso, devo richiedere che mi presenti un’assicurazione privata oppure la moglie (in quanto moglie) può dichiarare la vivenza a carico?
MEMOWEB n. 159 del 29/08/2019
ANPR: aggiornamento documentazione tecnica e comuni subentrati
È stata aggiornata al 7 agosto 2019 la documentazione tecnica per l'accesso ai servizi di ANPR. In totale i comuni subentrati sono 2953
Quesito del 19/08/2019
Trascrizione atto di matrimonio estero contenente opzione di poligamia
Dobbiamo procedere alla trascrizione di un matrimonio estero celebrato in Senegal, relativo a un cittadino che ha ottenuto la cittadinanza a seguito di Decreto del Presidente della Repubblica. Chiediamo se sia trascrivibile un atto di matrimonio nel quale lo sposo dichiara di optare per la poligamia.
MEMOWEB n. 158 del 28/08/2019
Accesso a ANPR: nuovo avviso ministeriale
I Servizi Demografici forniscono ulteriori informazioni in merito all'accesso all'ANPR da parte delle pubbliche amministrazioni e degli organismi che erogano pubblici servizi. Ad oggi, i comuni subentrati in ANPR sono 2939.
Quesito del 20/08/2019
Iscrizione cittadino con permesso di soggiorno per protezione sussidiaria
Cittadino extra comunitario proveniente dal Togo, chiede l'iscrizione anagrafica. Gli è stato rilasciato un permesso di soggiorno in data 14/9/2018 per protezione sussidiaria; sul retro alla voce annotazioni c’è scritto lavoro. Attualmente non lavora. È possibile l'iscrizione anagrafica o va rifiutata? se va rifiutata che articolo di legge bisogna richiamare?
Quesito del 16/08/2019
Segnalazione cambio residenza da parte di un servizio sociale
È pervenuta al comune la richiesta da parte del servizio sociale di un comune limitrofo, di procedere agli accertamenti d'ufficio per il cambio di residenza, di una famiglia con due minori (presumibilmente in carico al servizio stesso). Come ufficio anagrafe dobbiamo procedere d'ufficio ad avviare gli accertamenti in seguito a questa segnalazione o dobbiamo attendere che l'attuale Comune di residenza richieda gli accertamenti ai sensi dell’art. 16, comma 1 del D.P.R. maggio 1989 n. 223?
Quesito del 19/08/2019
Mancata dichiarazione di trasferimento della dimora abituale
Una nostra residente da molti mesi non dimora più all'indirizzo anagraficamente registrato, avendo perso la disponibilità della casa. Pertanto nei suoi confronti venne avviato a suo tempo procedimento di verifica della dimora abituale. Nel corso del procedimento abbiamo ripetutamente invitato l'interessata a chiarire la sua posizione ma lei, pur essendosi presentata al nostro ufficio anagrafe, non ha spontaneamente né tantomeno formalmente dichiarato dove ha trasferito la sua dimora abituale. Abbiamo anche effettuato verifiche nel territorio di un altro comune, dove avevamo ipotizzato si fosse trasferita, ma i colleghi dell'altro comune hanno risposto di non aver riscontrato dimora abituale nel luogo da noi indicato. Vista l'inerzia dell'interessata (verosimilmente volontaria, a questo punto: si direbbe che abbia qualche motivo per non dichiararsi al competente ufficio anagrafe) ed essendo trascorso molto tempo, oltre un anno, dall'avvio del procedimento, siamo indecisi sul da farsi. Questo perché la persona non è irreperibile, infatti anche se non conosciamo o non possiamo dimostrare il luogo di dimora abituale, conosciamo bene il luogo sul nostro territorio in cui l'interessata lavora stabilmente. Perciò siamo indecisi se cambiare l'indirizzo di residenza della persona nella via non territoriale oppure se cambiarlo nell'indirizzo del luogo di lavoro, il quale corrisponde ad un vivaio, rivendita di piante e fiori, dove pare (non ne siamo sicuri) l'interessata lavori come dipendente. In questa prospettiva ci siamo rivolti ai colleghi dell'Ufficio toponomastica (da noi assegnato al Settore tecnico, quindi condotto disgiuntamente dall'Ufficio anagrafe) per conoscere l'indirizzo - via, numero civico, ecc. - del fabbricato in cui si svolge l'attività lavorativa dell'interessata ma ci è stato risposto che detto fabbricato non ha numero civico e che non è possibile darglielo per questi motivi: il fabbricato non è registrato al catasto ed i numeri civici vanno di pari passo con foglio, mappale e subalterno. Premesso quanto sopra si chiede 1) Quale soluzione anagrafica adottare per l'interessata non irreperibile: via non territoriale o cambio indirizzo nel luogo di lavoro? O altro? 2) Se si opta per il luogo di lavoro, come regolarsi anagraficamente circa la non (ancora?) avvenuta attribuzione del numero civico al fabbricato in questione? 3) Come appurare, per le finalità art. 5 DL 47/2014, se l'occupazione dell'immobile è legittima? 4) Indipendentemente dalla vicenda anagrafica dell'interessata, e premessa la sopradescritta soluzione organizzativa di questo ente circa l'Ufficio toponomastica, quale compito e responsabilità ha l'ufficiale d'anagrafe rispetto alla numerazione/non-numerazione civica del fabbricato in questione e relativo non-accatastamento?