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Procedure di affidamento di lavori pubblici, istruttorie per il rilascio dei permessi, vigilanza urbanistico-edilizia.
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Quesito del 26/01/2024

Delibera 584 ANAC-CIG

Si chiede se, alla luce della delibera in oggetto, un Comune convenzionato con l’Azienda Territoriale per l’espletamento di servizi alla persona (ente pubblico non economico, strumentale degli enti aderenti), in presenza di un piano di zona e di un accordo di programma, non configurandosi come affidamento in house ma come gestione associata dei servizi sociali, in conformità alla Legge 328/2000 e ss.mm.ii., quando l’azienda espleta un affidamento di servizi a copertura per tutti i comuni aderenti tramite istituto della coprogettazione oppure dell’accreditamento, richiedendo un CIG ai soli fini della tracciabilità, lo stesso CIG può essere l’unico presente in fatturazione per tutti i Comuni?
Ad esempio, un’azienda espleta una procedura per accreditamento, individua le cooperative che sul territorio svolgono il servizio SAPE ed acquisisce a monte un CIG ai soli fini della tracciabilità, perché trattasi di servizi sociali. A fine mese le cooperative inviano una fattura all’azienda con riportato il CIG, l’azienda acquisisce da ogni comune il corrispettivo e su tali documenti si riporta lo stesso CIG, sarebbe corretto?
Inoltre, l'Amministrazione ha un unico soggetto interlocutore e la liquidazione viene effettuata all'azienda senza distinguo, in questo caso sarebbe necessario acquisire altri CIG?

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Decreto MIT n. 16 del 1° febbraio 2023

Fondo adeguamento prezzi: presentazione delle istanze entro il 31 gennaio 2024

MEMOWEB n. 22 del 31/01/2024

Tecnici interni della PA: ok alla progettazione senza essere iscritti ad un albo professionale

ANAC: per assolvere al compito devono solo garantire di possedere i requisiti necessari a portare a termine la prestazione

MEMOWEB n. 22 del 31/01/2024

Valutazioni ambientali: dal 1° febbraio trasmissione telematica delle istanze VIA

La procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) in Italia diventa totalmente digitale. Sarà possibile presentare le istanze in modalità telematica,

NOTA OPERATIVA n. 22 del 31/01/2024

Cambio destinazione d'uso con opere da deposito rurale ad abitazione: serve il permesso di costruire

Consiglio di Stato: non si può trasformare in abitazione, con tanto di cucina, bagno e altri interventi tutti tesi a imprimere una destinazione abitativa, un ex deposito agricolo senza richiedere ed ottenere il permesso di costruire

MEMOWEB n. 22 del 31/01/2024

Opere finanziate dal PNRR: chiarimenti su tracciabilità, perimetrazione e rendicontazione

L'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali ha pubblicato un atto di orientamento sulla tracciabilità, perimetrazione e rendicontazione delle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza

Quesito del 29/01/2024

Stato legittimo immobile

L’immobile è composto da due unità immobiliari, una ad uso artigianale autorizzata con licenza n. 13/1968 e una ad uso residenziale autorizzata con licenza n. 14/1969. Per entrambe è stato rilasciato rispettivamente il certificato di agibilità e abitabilità.
Il certificato di abitabilità autorizza semplicemente l’utilizzo dell’edificio a civile abitazione. Nelle premesse però viene citato un verbale di ispezione tecnico-sanitaria in data 05.11.1969. Nel verbale (che in realtà è una dichiarazione) dell’Ufficio Tecnico si dichiara che la costruzione è stata eseguita in conformità al progetto approvato con licenza n. 13/1968 e variante n. 14/1969.
Il certificato di agibilità recita: “… dichiara l’agibilità dell’edificio adibito laboratorio artigianale …” e poi indica il n. di vani e le superfici. Nelle premesse cita solo la licenza di costruzione n. 13/1968 e nessun verbale/sopralluogo del tecnico comunale. Nella documentazione allegata alla richiesta del certificato di agibilità vi è una relazione dell’ufficio tecnico nella quale viene scritto: “Effettuati gli opportuni controlli in data 05.11.1969 si dichiara che la costruzione è stata eseguita in conformità al progetto approvato e alle prescrizioni contenute nella licenza di costruzione” e non viene citato il numero.
Successivamente non sono stati rilasciati titoli abilitativi che non coinvolgessero l’immobile.
L’immobile in oggetto è stato messo in vendita, e a seguito delle verifiche, è risultato che l’unità a destinazione artigianale risulta più larga di circa 5 mt rispetto agli elaborati grafici allegati alle concessioni 13/1968. Le opere sono state eseguite al momento della realizzazione originaria (1968) e non sono state ampliate successivamente.
Ai fini della legittimità dell’immobile, ai sensi dell’art. 9bis del D.P.R. 380/2003, i certificati di abitabilità e agibilità rilasciati sono sufficienti come titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa?

Quesito del 29/01/2024

Obbligo adesione convenzione consip

L'ente deve acquistare buoni pasto per i propri dipendenti. In caso di convenzione attiva, l'ente deve obbligatoriamente attingere al lotto presente sul portale Mepa-Consip oppure può procedere all’acquisto in autonomia presso altro fornitore in presenza di determinate condizioni?

15 maggio
2024

Termine per inizio esecuzione lavori

Contributo a Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti ai sensi dell'articolo 30, comma 14-bis, Decreto legge 30 aprile 2019, n.34 (Decreto Crescita)

Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali

Comunicato 25 gennaio 2024

Contributi ex articolo 30, comma 14 bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. Decreto Crescita) in favore dei Comuni con popolazione inferiore a 1000 abitanti