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Quesiti

10 risultati di 1044

Procedure di affidamento di lavori pubblici, istruttorie per il rilascio dei permessi, vigilanza urbanistico-edilizia.
Tutti gli strumenti Omnia per coadiuvare i funzionari a muoversi con sicurezza tra i tanti rivoli applicativi della normativa e velocizzare l’operatività quotidiana.

Quesito del 31/03/2023

CUC e SUA

Qual è la differenza tra una CUC (Centrale Unica di Committenza) e una SUA (Stazione Unica Appaltante)?

Quesito del 31/03/2023

Impianti sportivi: indagine di mercato a 3 operatori economici

Il Comune deve urgentemente affidare per due anni la concessione per la gestione di un piccolo impianto sportivo per un valore a base d’asta di € 40.000. L’impianto è fermo da anni e pertanto l’obbiettivo del Comune è riavviarlo per poi a scadenza dei due anni effettuare un appalto di concessione di servizio che prevedrà investimenti per la riqualificazione dell’impianto. I requisiti professionali richiesti dagli operatori economici è avere gestito almeno negli ultimi 3 anni un impianto sportivo ed ovviamente essere iscritti al MEPA per la procedura di affidamento. Si potrebbe affidare direttamente ad un operatore economico in riferimento al decreto semplificazione scadente a fine giugno 2023. Si ha intenzione di procedere nel seguente modo: comunicare a 3 operatori economici che gestiscono impianti sportivi comunali a titolo oneroso la possibilità di essere invitati per l’affidamento suddetto entro 15/20 gg tramite portale MEPA previa loro iscrizione entro la data di lettera di invito.
E’ corretta questa procedura??

Quesito del 31/03/2023

Redazione del programma triennale dei lavori pubblici e del programma biennale degli acquisti di beni e servizi di cui all'art. 21 D.LGS.50/2016 e s.m.i. e al D.M. 14/2018

Relativamente alle coprogettazioni di gestione dei servizi gli importi vanno riportare nelle schede del programma biennale delle forniture e servizi,nonostante l'affidamento non si configuri come appalto?

Quesito del 31/03/2023

Contratto pubblico

Per incarichi tecnici superiori a Euro 40.000 e sino a Euro 139.000 è sufficiente il disciplinare oppure serve fare un contratto con il pagamento dei diritti di segreteria e il contratto firmato dal Segretario comunale come ufficiale rogante?

Quesito del 31/03/2023

Fondi PNRR - quadro economico

Sui progetti PNRR la quota del 20% incentivi funzioni tecniche non può essere destinata al fondo innovazione, visto il comma 4 art. 113 D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., in quanto finanziata da risorse derivanti da finanziamenti europei o da altri finanziamenti a destinazione vincolata. Nel nostro ente verrà liquidato la percentuale del 1,6% del fondo. E' corretto inserire nel quadro economico la voce incentivi funzioni tecniche solo per la parte che verrà liquidata (quindi 80% del 1,6% che sarà liquidato) oppure occorre in ogni caso costituire il fondo per intero (quindi 100% del 2% )?

Quesito del 23/03/2023

Affidamento concessione gestione impianto sportivo

Il Comune sta elaborando un progetto di gestione di un piccolo impianto sportivo (calcetto, tennis) chiuso da anni.
Il canone annuale a base d'asta è di 20.000 euro e pertanto la base d'asta per due anni è di € 40.000.
Si deve procedere in celerità considerando l'obbligo di effettuare la selezione tramite piattaforma digitale per tale appalto di concessione di servizi sportivi. Normalmente anche per affidamenti diretti si seleziona l’operatore economico nell'albo fornitori comunale
per effettuare la RDO oppure l'ODA in MEPA. Quindi i fornitori devono avere le due suddette iscrizioni. Non si ha tempo per fare avviso di manifestazione di interesse per informare operatori economici anche locali che però non hanno le suddette iscrizioni.
Come possiamo procedere?

Quesito del 23/03/2023

Appalti di servizi: documenti per la sicurezza

In relazione agli appalti di servizi, si pongono i seguenti quesiti sul tema della sicurezza:
In sede di gara e, precisamente, nel capitolato speciale di appalto, Il RUP dell'Ufficio Servizi Sociali comunali, prevede sempre la produzione, da parte dell'aggiudicatario, in sede di stipula del contratto di appalto, dei seguenti documenti:
1) Documento di valutazione dei rischi
2) Piano di emergenza
3) Piano formativo e informativo del personale dipendente.

Un appaltatore si è rifiutato di consegnare tale documentazione in quanto ritiene di non essere tenuto a consegnarla. Nel caso di specie, l'oggetto della gara d'appalto era la preparazione dei pasti destinati alle persone in situazione di bisogno socio-assistenziale, residenti nel territorio comunale. La preparazione dei pasti avviene presso la sede dell'appaltatore, ubicata in altro territorio comunale, mentre la consegna dei pasti ai cittadini avviene a cura di alcuni volontari facenti parte di un'associazione locale, sita nel territorio di questo Comune.
Ciò premesso si chiede cortesemente di conoscere se, con riferimento agli appalti di servizi sociali è corretto che la stazione appaltante chieda il DVR, nonché il piano di emergenza e il piano formativo e informativo del personale dipendente.

In effetti, l'art. 26 del d.lgs. n. 81/2008 non prescrive la consegna alla stazione appaltante dei documenti elencati ai numeri 1), 2) e 3) precedenti, ma si limita a prevedere la verifica, da parte del committente, dell'idoneità tecnico-professionale dell'appaltatore mediante:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Ciò detto, si chiede se, con riguardo agli appalti di servizi, la previsione, negli atti di gara, di produrre il DVR, il piano di emergenza e il piano formativo e informativo del personale dipendente sia legittima oppure se tale previsione, nei prossimi atti di gara, non vada indicata nei prossimi capitolati speciali.

In sintesi: quali documenti in tema di sicurezza vanno presentati alla stazione appaltante in caso di appalto di servizi sociali e di refezione scolastica?
Per quel che riguarda altra tipologia di servizi, vi sono dei casi (ad esempio il servizio di manutenzione delle aree verdi comunali e il servizio di sgombero della neve) in cui il RUP dell'ufficio tecnico comunale chiede, il POS (piano operativo di sicurezza), anziché quanto elencato dall'art. 26 del d.lgs. 81/2008
E' legittima una tale richiesta, dal momento che per la manutenzione del verde e il servizio di sgombero neve non vi è cantiere?

Quesito del 17/03/2023

Cambio di destinazione d'uso in sanatoria

In caso di cambio di destinazione d'uso da attività commerciale a residenza, fatto in sanatoria con opere, si chiede se è corretto applicare sia la sanzione amministrativa minima di € 516,00 per mancata presentazione di SCIA che il pagamento , a titolo di oblazione, del doppio degli oneri concessori

Quesito del 17/03/2023

Split esterni per condizionamento ubicati nel centro storico

Premesso che a seguito di segnalazione di un privato, il Comune ha attivato degli accertamenti al fine di verificare la legittimità o meno dell’avvenuta installazione di condizionatori split esterni a filo facciata su fabbricati ubicati nel centro storico, e giacché il Comune è però sprovvisto di apposito Regolamento in merito al posizionamento di questi impianti, si chiede di sapere quale debba essere la normativa da prendere a riferimento per avviare eventuali procedimenti di abuso edilizio nei casi in cui venisse accertato che tali split non fossero dotati di regolare nulla osta/autorizzazione. Si specifica che in tutto il territorio comunale è presente il vincolo paesaggistico.

Quesito del 16/03/2023

CIG affidamenti servizi sociali

Prima delle linee guida Anac del 27/07/2022 (richiamando la determinazione 4/2011 per le prestazioni socio-sanitarie, di ricovero anche stabile in struttura per minori, anziani e disabili, prestazioni erogate da soggetti privati in regime di accreditamento ai sensi della normativa nazionale e regionale in materia, su quale è stato acquisito il parere del Ministero dell’Interno e della Avvocatura Generale dello stato) si ritiene che, attesa la formulazione letterale dell’art.3,comma 1,della legge n. 136/2010, tali prestazioni non sono soggette agli obblighi di tracciabilità e, di conseguenza, non si richiede il CIG.
Nelle nuove linee il concetto viene ribadito nella SEZIONE A-ASPETTI GENERALI SULLA TRACCIABILITA’.
A8- “quali sono le fattispecie per le quali non sussiste l’obbligo di richiedere il codice CIG AI FINI DELLA TRACCIABILITA’" - poi smentito al punto E11 - le somme che le amministrazioni comunali versano ai gestori di strutture sanitarie di collocazione di soggetti fragili a titolo di compartecipazione e, nel punto E15, dove invece pare che lo Smart CIG vada preso.
Nel nostro caso non abbiamo in essere convenzioni, ci sono dei contratti d’ingresso sottoscritti tra strutture/famiglie, eventualmente in alcuni casi compare il comune per compartecipare al pagamento, mentre per le comunità dei minori vengono dettati questi collocamenti da decreti.
Si chiede pertanto se è necessario acquisire il CIG e/o se necessario lo Smart CIG