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NOTA OPERATIVA n. 211 del 12/11/2019
Revisione ordinaria delle partecipazioni
Indicazioni operative sulla revisione periodica delle partecipazioni di cui all’art. 20 del d.lgs. 175/2016
Quesito del 03/02/2025
Statuto Azienda Speciale
Secondo lo Statuto dell’Azienda Speciale X S.r.l., Ente pubblico strumentale del nostro Comune, il Direttore Generale è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra soggetti con comprovata professionalità e competenza nei servizi gestiti dall’Azienda, compresi i suoi dipendenti.
Fino ad oggi, questa posizione è sempre stata ricoperta da un dipendente dell’Azienda, nello specifico dal Direttore della farmacia comunale. Tuttavia, poiché oltre alla farmacia l’Azienda gestisce anche il settore turistico-culturale, in forte espansione negli ultimi anni, il Consiglio di Amministrazione ritiene opportuno valutare la nomina di un Direttore Generale esterno.
A tal proposito, l’Art. 12 dello Statuto stabilisce che:
"Nel caso in cui tra il personale dipendente non vi siano professionalità idonee a svolgere tale incarico, il Consiglio di Amministrazione può nominare soggetti esterni, previo espletamento di procedure selettive o almeno comparative, nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza."
Lo stesso articolo, però, dispone anche che:
"Le funzioni di Direttore Generale sono incompatibili con qualsiasi altro impiego e con l’esercizio di ogni tipo di commercio, industria o professione."
Da una lettura letterale della norma, sembrerebbe che l’unico soggetto esterno nominabile debba essere una persona in pensione. Tuttavia, riteniamo che questa disposizione vada interpretata nel senso che, pur in presenza di altre attività professionali, ciò che rileva sia l’assenza di un conflitto di interessi, anche solo potenziale, con l’incarico di Direttore Generale. Ad esempio, non potrebbe essere nominato chi possiede una farmacia privata, poiché X gestisce la farmacia comunale, né chi è titolare di una catena di hotel, data la competenza dell’Azienda nel settore turistico.
Chiediamo quindi conferma che questa interpretazione sia corretta e supportata da riferimenti normativi applicabili, in modo che il Consiglio di Amministrazione possa procedere senza rischi di irregolarità.
MEMOWEB n. 211 del 05/11/2024
Processi di aggregazione tra art. 5 TUSP e decreto riordino: registrazione webinar
Il webinar ha avuto, tra l’altro, la finalità di rappresentare e diffondere alcune delle esperienze più recenti in materia di aggregazione per coglierne gli aspetti essenziali
MEMOWEB n. 127 del 02/07/2021
Compensi degli amministratori delle società partecipate: nuovo atto di indirizzo
La Finanza Locale fornisce indicazioni sui compensi degli amministratori delle società a controllo pubblico di cui all'art.11, comma 7, del TUSP
MEMOWEB n. 124 del 29/06/2021
Finanza Locale: novità per compensi amministratori partecipate e revisori dei conti
L’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali ha valutato due atti di indirizzo, riguardanti, il primo, i compensi degli amministratori delle società a controllo pubblico; e il secondo la revoca quale causa di risoluzione dell’incarico di revisore dei conti degli enti locali
MEMOWEB n. 224 del 19/11/2020
Emergenza Covid-19: novità per gli organi delle società in house
La conversione in legge del DL 125/2020 sulla proroga dell’emergenza sanitaria propone l'applicazione alle società in house, dal 17 marzo 2020 al 15 dicembre 2020, della disciplina prevista dal codice civile in materia di cessazione degli organi amministrativi e di controllo, in luogo della disciplina prevista dalla legislazione vigente nella stessa materia per le società a partecipazione pubblica
Quesito del 20/02/2020
Affidamento servizi alla partecipata
Il Comune detiene il 60% della società X srl; il restante 40% lo detiene la società Y spa, che a sua volta anch'essa è detenuta dal Comune per lo 0,10%. Il Comune può continuamente affidare il servizio rifiuti alla società X (intermediaria) sapendo che per tale servizio la medesima si deve rifare ad altre società specializzate nel settore in quanto la stessa non è sufficientemente strutturata ed attrezzata per svolgere concretamente tale servizio?Ci potrebbe essere una giustificazione all'utilizzo continuo dell'intermediaria X al quale l'Amministrazione potrebbe appellarsi?Inoltre con questi molteplici rapporti contrattuali, il PEF Tari, che iter dovrebbe seguire?
Decreto Legislativo n. 267 del 18/08/2000