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MEMOWEB n. 110 del 07/06/2019
Imu e Tasi 2019: versamento prima rata entro il 17 giugno. Esenzioni, aliquote, agevolazioni
Entro il 17 giugno 2019 i contribuenti obbligati al versamento della tassa sui servizi indivisibili e dell'imposta municipale propria devono procedere al pagamento del primo 50% dovuto sulla Tasi e sull'Imu. Saldo entro il 16 dicembre 2019
MEMOWEB n. 113 del 15/06/2017
Prima rata IMU e TASI 2017: scadenza versamento 16 giugno
La prima rata dei due tributi, da effettuare entro il 16 giugno p.v., è relativa al 50% della relativa imposta e va versata sulla base dei regolamenti e delle delibere di determinazione delle aliquote applicabili per l'anno 2016
MEMOWEB n. 214 del 20/11/2017
Infoscadenza: versamento seconda rata Imu-Tasi entro il 18 dicembre
Il versamento deve essere eseguito a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata. Tutte le indicazioni al fine di individuare le corrette aliquote applicabili
Quesito del 02/01/2025
Gestione dei debiti IMU/TASI tra eredità e responsabilità personale
Il contribuente è deceduto il 10 gennaio 2020, lasciando in eredità un solo immobile, senza liquidità o altri beni. Gli eredi hanno accettato l’eredità con beneficio d’inventario. Le imposte IMU e TASI per il 2019 non erano state pagate dal defunto.
Agli eredi sono stati notificati avvisi di accertamento per l’IMU/TASI 2019 (senza sanzioni) e per l’IMU 2020, 2021 e 2022 (con sanzioni e interessi).
Si evidenzia che l’accettazione con beneficio d’inventario separa il patrimonio del defunto da quello degli eredi. Per questo, gli eredi rispondono dei debiti del defunto solo nei limiti del valore dell’eredità ricevuta.
Si chiede di confermare:
- Se l’IMU/TASI 2019 debba essere considerata un debito ereditario, quindi gli eredi rispondono solo nei limiti del valore dell’immobile ricevuto.
- Se le imposte IMU per gli anni 2020, 2021 e 2022, derivando da obblighi successivi al decesso, siano da considerare debiti personali degli eredi, da saldare con il loro patrimonio personale.
2025
2025
Quesito del 13/09/2024
Fabbricati inagibili ai fini IMU
Negli anni scorsi, sono stati notificati avvisi di accertamento IMU e TASI a una società agricola operante presso una cascina nel nostro comune, per omesso o parziale versamento, e ora tali importi sono in riscossione coattiva.
Attualmente (2024), la società richiede il riconoscimento dell’inagibilità ai fini IMU e TASI a partire dal 2016, affermando che gli immobili erano già inagibili e che è stato adottato un piano di recupero edilizio, i cui lavori non sono ancora conclusi.
È possibile concedere l’inagibilità ai fini IMU per questi immobili? Se sì, l’esenzione può essere applicata retroattivamente dal 2016 o solo a partire da ora?
Quesito del 13/05/2024
Esenzione Imu e Tasi per le IPAB
Una IPAB (Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza), quale ente non commerciale, considerato che allo stato attuale (e da oltre tre anni) non svolge nel proprio immobile alcuna attività, si chiede di sapere se, vista l'attuale normativa e gli orientamenti consolidati della Cassazione, l'esenzione IMU e Tasi per tali Enti specifici è legata alla mera destinazione d'uso dei locali (categoria catastale) cioè è sufficiente ciò oppure è necessario, per usufruire di tale esenzione, anche lo svolgimento nell'immobile di una o più attività non commerciali e riguardanti per il caso specifico l'assistenza, la previdenza, ecc.
Quesito del 03/05/2024
Imu e Tasi immobili di proprietà della Chiesa ma non destinati al Culto
Premesso che l’ufficio tributi ha emesso nel 2024 accertamenti esecutivi per Imu e Tasi (non pagata) per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 (e per i quali non è stata presentata la relativa dichiarazione) nei confronti di una Parrocchia (Chiesa Madre) per fabbricati (di cui la stessa è proprietaria), non appartenenti alla cat. catastale E 7 (Chiesa / Casa Canonica), ma appartenenti alle seguenti categorie catastali: A 5, A 4, B 7, C 2, e C 6;
per quanto sopra si chiede di sapere se per i suddetti immobili è previsto il pagamento dell’Imu e della Tasi (e quindi se l’ufficio ha operato correttamente) oppure è prevista una esenzione trattandosi di immobili di proprietà della Chiesa seppur non destinati assolutamente all’esercizio del culto.