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Quesiti

10 risultati di 342

Norme, modelli, aggiornamenti tematici, scadenzario adempimenti per agevolare l’ufficio nella gestione delle autorizzazioni, delle istruttorie nel rilascio delle licenze, nella regolamentazione delle attività commerciali sul territorio.

Quesito del 30/10/2023

Imposta pubblicità per insegne distributori di carburante

Ci è stato chiesto, in merito alle insegne dei distributori di carburante, che si affacciano su strade A.N.A.S. (statali), di chi sia la competenza a riscuotere il canone ex imposta pubblicità.

Quesito del 01/09/2023

Sexy shop automatico

In questo Comune un esercizio di vendita generi di monopolio ha installato all'esterno del negozio un apparecchio automatico che ricomprende tra gli oggetti di vendita articoli da sexy shop.
Gli oggetti sono visibili a tutti, premendo apposito tasto, ma acquistabili solo da maggiorenni previa inserimento tessera sanitaria.
L'attività ha sede a lato Chiesa, meno di 20 metri. E' lecita la vendita e quali eventuali strumenti ha l'amministrazione per vietare o limitare tali attività?

Quesito del 29/08/2023

Apertura nuovo asilo nido privato

La pratica inerente l'apertura di un asilo nido interamente privato deve essere gestita come SUAP? In caso affermativo quale è la procedura da seguire?

Quesito del 22/08/2023

Commercio itinerante

Un imprenditore agricolo con punto vendita miele può esercitare attività di commercio come spuntista al mercato del luogo dove non è residente?

Quesito del 18/08/2023

Titolare trattamento (art.68 Tulps) pubblico spettacolo e rappresentante

Nel caso di eventi di pubblico spettacolo (per esempio un concerto) il titolare del trattamento ai sensi dell'art. 68 del TULPS è sempre il sindaco o può essere un dirigente o una p.o.? Come suo rappresentante può essere nominato un professionista esterno, e se sì con quali caratteristiche? infine che differenza c'è tra rappresentante e preposto?

Quesito del 16/08/2023

Verbale PL per attività esercizio pubblico: Richiesta provvedimenti conseguenti al SUAP art. 17ter TULPS

La Polizia Locale in data 12 luglio effettuava un sopralluogo in cui riscontrava all’esercente bar-paninoteca di somministrare in area esterna non ricompresa nella planimetria depositata/allegata in SCIA con funzione di notifica igienico-sanitaria LR 33/2009 e Reg. CE 852/2004, oltre a non avere secondo la PL i requisiti di sorvegliabilità). Successivamente in data 5 agosto notificava all'esercente la contravvenzione e la segnalava al SUAP al fine dell'art. 17ter TULPS.
Inoltre, in data 20 luglio (prontamente segnalato con mail alla PL) l’esercente produceva al SUAP SCIA di ampliamento superficie di somministrazione (quindi dopo il primo sopralluogo ma prima che gli venisse notificata la sanzione).La cifra richiesta complessiva è pari ad € 5.308,00.
Se non si provvedesse a sospendere l'attività si incorrerebbe in omissione di atti d'ufficio? Quali obblighi nei confronti della nota inviata dalla PL?

Quesito del 08/08/2023

Sottoscrizione a premi

La Parrocchia in occasione di una manifestazione (sagra) organizza una sottoscrizione a premi. E' sufficiente la presentazione di un Regolamento x sottoscrizione premi o serve qualcos'altro?

Quesito del 08/08/2023

Cessazione bar con vendita alcolici e stampa

In merito alla comunicazione di un bar di cessazione attività di bar, comunicazione cessazione vendita alcolici e comunicazione cessazione vendita stampa quotidiana e periodica, questo ufficio ritiene di non dover procedere con alcun provvedimento o verifica o parere: è corretto?

Quesito del 04/08/2023

Programmazione medie e grandi strutture di vendita

Il Comune con deliberazione consiliare del 25.05.2007, approvò sulla base degli indirizzi della regione Basilicata contenuti nella L.R. 19/1999, il proprio piano di localizzazione commerciale, provvedendo, tra l’altro, ad individuare le aree territoriali da destinare agli insediamenti di medie strutture commerciali; non furono, invece, previste aree da destinare agli insediamenti di grandi strutture di vendita, ritenendo che la L.R. di cui sopra, non avesse ricompreso il territorio comunale tra i Comuni rientranti negli obiettivi di presenza e sviluppo per tali tipi di struttura (vedasi art. 11 della L.R. e gli allegati 3 e 4 della stessa).
Successivamente, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 59/2010, si recepiva in Italia la Direttiva “Bolkestein” sui servizi interni che introduceva, anche nel Commercio, norme liberalizzatrici volte alla riduzione di vincoli e a favorire negli Stati membri un sistema attuativo dei principi di stabilimento e libera prestazione; ne conseguì una ventata di liberalizzazioni che proseguendo nel solco del Decreto n. 223/2006, sancirono il divieto (valevole anche per le Regioni) di sottoporre l’apertura di nuovi esercizi commerciali (ivi comprese le medie e le grandi strutture di vendita) a limiti vari.
In particolare, con l’articolo 1 del decreto ‘liberalizzazioni’ n.1/2012, convertito in legge n.27/2012) si è disposta l’abrogazione dei limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso, per l’avvio di un’attività economica, non giustificati da un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario.

Ciò premesso, questo Comune prendendo atto delle suddette disposizioni normative, adottava deliberazione di Giunta comunale del 20.04.2011, con la quale deliberava, tra l’altro, di disapplicare la suddetta programmazione commerciale comunale nelle parti che prevedevano parametri e contingenti numerici di riferimento per il rilascio di nuove autorizzazioni;
in forza di tale disapplicazione negli anni a seguire rilasciava diverse autorizzazioni per medie strutture di vendita sul proprio territorio.
Alla luce del dettato normativo tuttora vigente (contenuto nel Decreto Legislativo n. 59/2010) che prevale su eventuali disposizioni regionali in contrasto ma solo transitoriamente, cioè fino all’adozione da parte delle Regioni delle norme di attuazione della direttiva stessa, si chiede di sapere come questo Comune deve agire in assenza di nuova regolamentazione della Regione Basilicata (che ad oggi non pare abbia emanato norme di attuazione della direttiva Bolkestein e del Decreto Legislativo n. 59/2010 (in virtù della cosiddetta clausola di cedevolezza contenuta nell’articolo 84).

Ciò premesso, si chiede il parere su quanto segue:
1. non essendo questo Comune ricompreso nei comuni regionali rientranti negli allegati 3 e 4 della L.R. n. 19/1999, sono concedibili oggi (da parte dello stesso) autorizzazioni per l’apertura di grandi strutture di vendita?
2. In caso affermativo, è comunque necessario procedere con l’adozione di atto amministrativo di localizzazione di aree da destinare all’insediamento, appunto, di grandi strutture di vendita?
3. dinnanzi all’iniziativa del privato di attivare procedimenti amministrativi tesi ad ottenere il rilascio di autorizzazioni per Medie Strutture di vendita, come deve agire questo Comune?
Cioè:
a. possono ritenersi o meno liberalizzate del tutto (ovvero senza alcun contingente e/o parametro numerico e/o qualsiasi altro limite) le attività concernenti le Medie Strutture di vendita, fermo restando il possesso dei requisiti tecnici (es.: superficie da destinare a parcheggi, agibilità e destinazione d’uso dei locali, prevenzione incendi, ecc.) nonché quelli soggettivi ed oggettivi comunque necessari all’esercizio di attività di commercio?
b. ove possano ritenersi liberalizzate (cioè non subordinate a contingenti, parametri, quote di mercato ecc.), esse continuano a soggiacere alla necessità di un piano di localizzazione comunale?

Quesito del 03/08/2023

Sanzioni per mancata ottemperanza divieto prosecuzione attività

Il Comune ha emesso un’ordinanza di divieto di prosecuzione dell’attività per mancata conformazione della scia, nei confronti di una ditta artigiana la cui attività consiste nella lavorazione di acciaio inox.
La ditta non ha provveduto a conformare l’attività perciò, decorsi i termini, è stata adottata la succitata ordinanza. Quali sono le azioni che gli organi di controllo devono porre in essere in caso di violazione dell’ordinanza e quindi in caso di prosecuzione dell’attività?