Affidamento diretto di servizi e forniture fino a 214.000 euro - Art. 36, comma 2, lett. b) - Offerta economicamente più vantaggiosa
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Quesito del 04/05/2020
Incarico ad una società partecipata con un ribasso meno gravoso rispetto a quello risultante da indagine di mercato
A seguito di Avviso di manifestazione di interesse sul portale telematico e sito web del comune, sono state raccolte le richieste di ditte interessate alla Gestione del cimitero comunale. L’avviso chiariva che si tratta di procedura per Indagine di mercato preventivo attraverso il ribasso percentuale su un elenco prezzi redatto dall’Ufficio tecnico. Sono state sorteggiare 5 ditte e successivamente spedite delle lettere di invito, specificando che si trattava di un’indagine di mercato per richiesta di preventivo mediante ribasso percentuale sull’elenco prezzi redatto dal Ufficio tecnico e quindi l’Amministrazione poteva anche non procede all’affidamento. Quattro ditte hanno presentato l’offerta con la relativa documentazione dei requisiti tecnici. La manifestazione di interesse era finalizzata anche per determinare il prezzo di mercato per poi dare allo stesso sconto la gestione del cimitero ad una Società partecipata del comune (art. 5 comma 1 Codice dei contratti). Le ditte partecipanti offrivano i seguenti sconti 5%, 13%, 24%, 33%. È stato chiesto alla Società partecipata del comune se accettavano la gestione del cimitero allo stesso sconto del migliore differente, la risposta è stata negativa poiché la società dopo avere verificato le condizioni economiche riteneva troppo alto lo sconto ribadendo che loro sono una società con i costi più alti di Cooperative partecipanti. Infatti l’unica società partecipante offriva lo sconto del 5%. L’Amministrazione comunale considerata la delicatezza del tipo di gestione ambisce ad avere la garanzia della buona gestione tramite la società partecipata, anche a seguito di verifiche del servizio prestato, non positivo, delle Cooperative offerenti in altre realtà comunali. Chiede pertanto se è legittimo conferire la gestione alla Partecipata ad un prezzo medio matematico delle quattro offerte o comunque con uno sconto limitato riferito all’unica società che ha partecipato alla procedura.
Quesito del 28/04/2020
Affidamento in house
Con DGR 443/2019 sono stati finanziati interventi finalizzati alla riduzione di dispersione idrica, dove risulta compreso questo Comune per euro €€€€€€€€. L’istanza di finanziamento è stata presentata dal gestore del servizio idrico, società pubblica partecipata, composta esclusivamente da Enti Pubblici. Lo statuto societario prevede anche attività di espletamento di progettazione di infrastrutture idriche per la realizzazione dell’oggetto sociale. La soc. è assoggettata alla direzione e coordinamento degli Enti Locali soci ed al controllo contabile del Collegio Sindacale.
La soc. chiede a questo Comune, che tra l’altro è carente di organico tecnico, di affidarle in HOUSE i servizi di: Progettazione definitiva, D.L., Collaudi e R.U.P. con applicazione di uno sconto del 20% sulla parcella determinata ex lege. L’espletamento della gara rimarrebbe di competenza di questo Ente. Essa dovrebbe essere espletata mediante appalto integrato sul progetto definitivo, in base alle norme stabilite dal c.d. sblocca cantieri (L. 55/2019).
Ciò stante si chiede di conoscere:
1) l’ effettiva possibilità di ricorrere all’affidamento precitato in base agli artt. 5 e 192 del D.Lgs 50/2016;
2) necessità dell’iscrizione dell’Ente e/o della società partecipata nell’elenco dell' ANAC di cui all’art. 5, comma 1, del D.Lgs 50/2016 e succ.;
3) forme e modalità per individuare l’erogazione congiunta dei servizi di cui trattasi, anche rispetto al capo V del D.Lgs 267/2000;
4) soggetto deputato alla sottoscrizione degli atti di affidamento in house (parte politica o parte gestionale);
5) Modalità di verifica della congruità economica dell’affidamento.
20 aprile 2020

Coronavirus/5 - Anac «spinge» per procedure di gara online anche se il bando non lo dice
NOTA OPERATIVA n. 56 del 24/03/2020
Emergenza Covid-19: la gestione degli appalti pubblici
Il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 (cd. Decreto “Cura Italia”), pubblicato in G.U. Serie Generale n. 70 del 17 marzo 2020 ha previsto, per gli enti locali, fondamentali misure nell’ambito dei contratti pubblici.
Al fine di supportare le amministrazioni comunali nel corretto e tempestivo adeguamento a tali misure, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di buona amministrazione e continuità dell’azione amministrativa, segue una disamina delle principali novità contenute nel decreto in argomento
MEMOWEB n. 49 del 13/03/2020
Scarsa tempestività nella conclusione delle gare pubbliche e la validità delle offerte
Pubblichiamo un interessante quesito, posto alla Redazione di Progetto Omnia, in materia di lungaggine delle procedure di gara, validità delle offerte e responsabilità della stazione appaltante
NOTA OPERATIVA n. 13 del 23/01/2020
Legge di Bilancio 2020: acquisti e negoziazioni della Pubblica Amministrazione
Esteso l'impiego, per le PP.AA., degli strumenti centralizzati di acquisto e di negoziazione, mediante il rafforzamento degli obblighi di acquisto centralizzato vigenti per determinate categorie merceologiche altamente standardizzabili