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Quesito del 14/10/2022
Incompatibilità consigliere a partecipare alla gara dell'ente
Si chiede un parere in merito all’esistenza di eventuali cause di incompatibilità per un consigliere comunale che intende partecipare ad un affidamento del comune per la fornitura di pasti ai dipendenti (mensa).
Il consigliere è titolare di una rosticceria con possibilità di consumazione di pasti.
La convenzione mensa predisposta dal comune NON prevede la presentazione di un’offerta da parte dei partecipanti.
Il comune stabilisce un prezzo fisso del pasto: euro 10,00 pasto completo ed euro 8,00 pasto ridotto.
Le ditte del territorio che intendono partecipare devono sottoscrivere una convenzione con l’ente ed aderire alle condizioni dalla stessa stabilite in merito alle caratteristiche dai pasti da fornire ed ai costi.
Stante l’assenza di gara per l’affidamento ed in considerazione del fatto che qualsiasi ditta può liberamente sottoscrivere la convezione con l’ente, si chiede se il consigliere può aderire alla convenzione senza che si configurino cause di incompatibilità. Grazie!
MEMOWEB n. 38 del 23/02/2023
Conversione DL Milleproroghe: gare affidamento servizi mensa
Proroga dell'affidamento dei servizi sostitutivi di mensa esclusivamente con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo
Quesito del 21/12/2022
Quote costo pasto a carico ente e dipendente
Sono in corso le fasi per aggiudicare per il 2023 il servizio di fornitura pasti per i dipendenti a due ristoranti del posto; il costo offerto e di aggiudicazione è di euro 10.00 iva compresa.
Ora, per la quantificazione della quota a carico del dipendente,
- visto il comma 4 dell’art.35 del nuovo ccnl 2019/2021 (ex art.45 ccnl 14-9-2000): Il dipendente è tenuto a pagare, per ogni pasto, un corrispettivo pari ad un terzo del costo unitario risultante dalla convenzione, se la mensa è gestita da terzi, o un corrispettivo parti ad un terzo dei costi dei generi alimentari e del personale, se la mensa è gestita direttamente dall’ente
- visto il comma 7 del medesimo articolo, il quale recita: Il costo del buono pasto sostitutivo del servizio di mensa è, di regola, pari alla somma che l’ente sarebbe tenuto a pagare per ogni pasto, ai sensi del comma 4, fatto salvo quanto previsto da specifiche disposizioni di legge, quale quella attualmente vigente di cui al D.L. 95/2012, che fissa in euro 7 il valore massimo dei buoni pasto
l’ente come procede:
1) 2/3 di euro 7,00 li paga il Comune e tutto il resto – fino alla concorrenza di euro 10,00 – il dipendente?
2) oppure, 1/3 di euro 10,00 a carico del dipendente e 2/3 all’ente?
Non è ben chiaro se le quote di 1/3 e 2/3 sono sul limite di euro 7 o sul costo effettivo di aggiudicazione.
Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Nota del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Fondo per le mense scolastiche biologiche 2022. Chiarimenti.
MEMOWEB n. 30 del 13/02/2023
Fondo mense scolastiche bio: iscrizione stazioni appaltanti sul sito MASAF entro il 31/3/2023
Stazioni appaltanti e soggetti eroganti il servizio potranno avanzare istanza per iscrizione sul sito del Ministero dell’Agricoltura
2023
Fondo mense scolastiche bio: istanza per iscrizione sul sito MASAF
Stazioni appaltanti e soggetti eroganti il servizio possono avanzare istanza per iscrizione sul sito del Ministero dell’Agricoltura
MEMOWEB n. 204 del 25/10/2022
Mense scolastiche: IVA ridotta solo per le attività di ristorazione
Agenzia Entrate: l’aliquota Iva ridotta, nella misura del 4%, potrà essere applicata alla sola attività di ristorazione, mentre le prestazioni secondarie dovranno essere fatturate autonomamente e scontare l’aliquota propria