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Quesito del 07/02/2025
Annullamento in autotutela
Si segnala che una pratica di residenza, avviata nell’aprile 2024 da richiedenti il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, risulta ancora in fase di definizione. Tuttavia, dagli accertamenti effettuati la scorsa settimana, i richiedenti non risultano più residenti.
Alla luce della Circolare n. 77/2024, si chiede se sia legittimo procedere all’annullamento d’ufficio in autotutela o, in alternativa, se sia più opportuno notificare un preavviso di rigetto ai sensi dell’art. 10-bis della Legge 241/1990, motivando che, venendo meno la residenza, viene meno anche la competenza dell'ente. Tale provvedimento, tuttavia, risulta particolarmente complesso da redigere.
Quesito del 27/01/2025
Art. 27 legge 23/12/1998 n. 448 Fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo
Si chiede se possa essere accolta l'istanza per il contributo alla fornitura dei libri di testo presentata da un residente che ha ricevuto una sentenza di sfratto (depositata presso l'Ente) e per il quale è stata aperta una pratica di irreperibilità presso l'ufficio anagrafe.
Quesito del 22/01/2025
Cancellazione per irreperibilità
È possibile avviare una pratica di cancellazione di irreperibilità, su richiesta della Questura, per una persona sottoposta a misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S.?
Quesito del 13/01/2025
Cancellazione richiedenti protezione internazionale
Nel mese di dicembre è stata avviata l'iscrizione anagrafica di alcuni cittadini richiedenti protezione internazionale, ai quali è stato rilasciato il documento d'identità. Dopo circa un mese, ci è stato comunicato dal responsabile della convivenza che questi cittadini si sono allontanati senza giustificazione. A questo punto, per la gestione della pratica, bisogna procedere con il rigetto dell'iscrizione anagrafica o avviare la cancellazione per allontanamento ingiustificato, emettendo il relativo provvedimento?
Quesito del 17/12/2024
Decorrenza irreperibilità e comunicazione avvio del procedimento
Quando deve essere inviata la comunicazione dell'avvio del procedimento per la cancellazione per irreperibilità: contestualmente alla richiesta di accertamenti alla polizia municipale o decorso un anno dagli accertamenti effettuati? E a quale data deve essere fatta decorrere la cancellazione?
Quesito del 17/12/2024
Richiesta di Iscrizione Anagrafica
Un cittadino rumeno ha richiesto l'iscrizione anagrafica presso questa Amministrazione, risultando cancellato da un altro comune per irreperibilità a partire dal 09/11/2024. Ha esibito un contratto di lavoro scaduto da 10 giorni, dichiarando di essersi infortunato sul lavoro. Il datore di lavoro che lo accompagnava ha spiegato di non poter prorogare il contratto a causa dell'infortunio. A questo punto, si chiede se l'iscrizione sia possibile solo previa sottoscrizione di un'assicurazione sanitaria e dimostrazione di risorse economiche, oppure se possa essere effettuata anche sulla base del contratto di lavoro, considerando lo stato di malattia.
Quesito del 11/12/2024
Irreperibilità casa oggetto di ordinanza di sgombero a seguito sisma
Il Comune in cui lavoro ha subito un terremoto che ha comportato l'evacuazione delle zone rosse. A coloro che hanno ricevuto l'ordinanza di sgombero, è stato assegnato un contributo economico (CAS), non solo ai residenti anagraficamente, ma anche ai dimoranti non residenti. In passato, la polizia locale aveva redatto una relazione riguardante una persona residente, nella quale si affermava che la sua abitazione fosse una casa estiva. Ora, dopo 7 anni, la struttura che gestisce il CAS chiede all'ufficio anagrafe di prendere posizione, poiché il contributo è ancora attivo. La persona ha fornito documentazione a supporto della sua dimora abituale, ma la relazione dei vigili, che risale a 5 anni fa, non è mai stata comunicata all'ufficio anagrafe. Come dovrebbe procedere l'ufficio?
Quesito del 10/12/2024
Problema residenza e occupazione immobile
In merito a un cittadino che, dopo un anno di verifiche per la cancellazione per irreperibilità, è riapparso in un centro di accoglienza in un Comune limitrofo e desidera tornare a vivere nel nostro territorio, presso la casa di proprietà della madre, l'amministratrice di sostegno della madre, ricoverata in RSA, ha dichiarato che il figlio non può occupare l'immobile, poiché l'amministratrice non ha il potere di disporre dei beni della sua beneficiaria e il figlio non ha titolo a viverci. Questo in seguito a un provvedimento giudiziario per maltrattamenti, che ha portato all'autorizzazione dell'amministratore di sostegno.
Dal punto di vista anagrafico, quale risposta deve dare l'ente al cittadino che si presenta allo sportello per chiedere aggiornamenti sulla sua residenza? Sebbene il cittadino risulti formalmente residente, la questione dell'occupazione dell'immobile non rientra nelle competenze anagrafiche. In caso di ingresso non autorizzato nell'immobile, sarà compito delle autorità di pubblica sicurezza intervenire. È corretto questo ragionamento?
Quesito del 10/12/2024
Cancellazione anagrafica per irreperibilità
Questa Amministrazione ha ricevuto dal Consolato Generale d’Italia di Rosario due consoli di richiesta di cancellazione per irreperibilità di due persone (marito e moglie) residenti in Argentina e iscritti all’AIRE di questo Comune. Da una ricerca anagrafica risulta che nell’AIRE di questo Comune è iscritto anche il figlio, come famiglia a parte, ma non sono disponibili altri recapiti se non l’indirizzo estero. Si chiede se, sulla base della comunicazione ricevuta dal Consolato, sia possibile procedere direttamente alla cancellazione anagrafica per irreperibilità, oppure se sia necessario tentare di contattare il figlio per ottenere maggiori informazioni o chiedere che si mettano in contatto con il Consolato competente territorialmente, considerando che gli accertamenti, anche presso i familiari, potrebbero già essere stati effettuati dallo stesso Consolato.
Quesito del 10/12/2024
Notifiche
Come Agente di Polizia Locale, vengo chiamata dall'Ufficio Anagrafe comunale a verificare le richieste di residenza. Spesso l'esito dei miei accertamenti è negativo, e in questi casi viene meno l'autocertificazione con cui il richiedente afferma di vivere in un determinato indirizzo. Di conseguenza, l'Ufficio Anagrafe mi chiede, in qualità di messo notificatore, di notificare al richiedente l'avvio del procedimento per il diniego di residenza, all'indirizzo dove, dai miei accertamenti, non è mai stato trovato e dove non risulta alcuna dimora abituale.
La domanda è: come posso notificare l'atto a un indirizzo dove, in seguito ai miei accertamenti, ho già informato l'Anagrafe che il soggetto non vi è mai stato trovato, né è stata reperita alcuna informazione che provi la sua residenza? Come posso procedere, ai sensi dell'art. 143 c.p.c., se il soggetto non ha mai risieduto nel territorio comunale, né ha mai avuto una dimora o vi è nato?