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Demografici

Certificazioni anagrafiche

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10 risultati di 256

Quesito del 17/02/2025

Verifica reperibilità per iscrizione anagrafica: procedura da seguire

Accade spesso che i cittadini che hanno richiesto l’iscrizione anagrafica, dopo aver ricevuto un preavviso di rigetto negativo ai sensi dell’art. 10-bis della L. 241/1990, rispondano indicando una specifica fascia di reperibilità, solitamente il sabato e la domenica, giustificandola con motivi lavorativi.
In questi casi, quale procedura deve seguire l’Ufficio per verificare le controdeduzioni fornite? Finora, l’Ufficiale di Anagrafe precedente concedeva ulteriori 45 giorni per gli accertamenti, rimandando nuovamente la pratica alla Polizia Locale. Tuttavia, spesso il preavviso di rigetto viene inviato a ridosso della scadenza del termine procedimentale, anche solo cinque giorni prima del termine dei 45 giorni previsti.
Qual è il corretto percorso da seguire? Se le controdeduzioni indicano una fascia di reperibilità concentrata nel fine settimana e tutti gli accertamenti precedenti sono stati effettuati dal lunedì al venerdì, come deve procedere l’Ufficio?

Quesito del 10/02/2025

Cancellazione anagrafica ex post

Un soggetto risulta residente in questo Comune dal 2012. Tuttavia, nel 2017 il territorio è stato colpito da un terremoto e nel 2022 da un’alluvione.
Il suddetto residente ha presentato richieste di Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), ma queste sono state rigettate in seguito agli accertamenti della Polizia Municipale, dai quali è emerso che la signora non aveva la dimora abituale all’indirizzo dichiarato. L'immobile in questione è tuttora soggetto a un'ordinanza di sgombero, ma il soggetto risulta ancora residente.
Su richiesta dell'Ufficio competente per il CAS, l’Ufficio Anagrafe ha chiesto chiarimenti alla Polizia Municipale, che ha risposto riferendo quanto segue:
- Dal 2016, i tentativi di notifica di un dissequestro relativo all’immobile indicato come dimora abituale non sono mai andati a buon fine, poiché il soggetto non era presente all’indirizzo dichiarato e, anzi, dichiarava telefonicamente di risiedere in un altro comune (dove, tuttavia, non si faceva trovare).
- Nel 2016, sono state inviate richieste di cancellazione anagrafica, rimaste però inevase.
- Da fonti confidenziali della Polizia Municipale, è emerso che anche prima del 2022 il soggetto non dimorava abitualmente nell’immobile, utilizzato esclusivamente come residenza estiva.
Alla luce di queste informazioni, si chiede se l’Ufficio Anagrafe possa procedere ora, sulla base delle dichiarazioni della Polizia Municipale, alla cancellazione anagrafica del soggetto, considerando che l'immobile di proprietà è tuttora soggetto a un'ordinanza di sgombero.

Quesito del 10/02/2025

Iscrizione anagrafica di cittadina senza residenza

Una cittadina iscritta nella nostra anagrafe non risiede più nel territorio comunale. La sua abitazione è stata venduta ed è ora occupata da altre persone che vi hanno stabilito la residenza. Attualmente dimora altrove, ma per vari motivi non riesce a iscriversi in un altro Comune.
L'ottenimento del permesso di soggiorno è problematico e la normativa nazionale in materia anagrafica pone ulteriori difficoltà, nonostante il suo neo-marito, con cui convive, sia riuscito a iscriversi.
Qual è la procedura più corretta per garantire l'aggiornamento dell'anagrafe senza ledere i diritti della cittadina? Mi è stato suggerito di iscriverla in una via fittizia come senza fissa dimora, ma nel nostro Comune non ha più alcun interesse. Considerando che ha avviato un'attività commerciale in un altro Comune, potrebbe avere senso iscriverla come senza fissa dimora in tale Comune?

Quesito del 22/01/2025

Iscrizione anagrafica senza assicurazione sanitaria

Una cittadina francese, alla sua prima iscrizione in Italia, non lavoratrice e non studentessa, richiede l'iscrizione anagrafica. Presenta una dichiarazione in cui afferma di disporre delle risorse necessarie al suo sostentamento, ma non ha assicurazione sanitaria per sé e per il figlio minore, sostenendo che le assicurazioni contattate non stipulano polizze per i non residenti.
Si chiede, pertanto, se sia possibile procedere comunque con l'iscrizione anagrafica della signora, in attesa dell'emissione della polizza, eventualmente facendo un preavviso di rigetto nel caso in cui non venga presentata.

Quesito del 17/12/2024

Richiesta di separazione dal nucleo familiare anagrafico

Un giovane appartenente alle Forze Armate, attualmente residente nel nucleo familiare dei genitori, ha presentato richiesta di separazione dal nucleo familiare anagrafico. A supporto della domanda, ha allegato un attestato di servizio che certifica la sua posizione lavorativa come militare, dichiarando inoltre di non poter acquisire la residenza in una caserma poiché, a causa di motivi di servizio, il suo domicilio abituale varia ogni sei mesi. Tuttavia, il richiedente non dispone di una residenza autonoma né di una dimora abituale separata da quella dei genitori.
Si chiede se, in base alla normativa vigente, la sola condizione di appartenenza alle Forze Armate sia sufficiente a giustificare la separazione dal nucleo familiare anagrafico, anche in assenza di una residenza autonoma.

Il quesito del mese

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I Servizi al Cittadino

La CIE ad un minore non cittadino italiano sottoposto a tutela

Il seguente quesito si interroga sulla situazione di un minore non italiano che, sottoposto a tutela, è iscritto all'anagrafe.

Quesito del 12/12/2024

Carta d'identità cartacea richiedenti protezione internazionale

Per i richiedenti protezione internazionale iscritti in anagrafe con ricevuta ai sensi dell'art. 4, comma 3, del D.Lgs. 142/2015, la carta d’identità cartacea viene rilasciata con una validità di tre anni. La scadenza, che deve coincidere con il compleanno, deve essere calcolata aggiungendo:
tre anni più i mesi mancanti al compleanno successivo o due anni più i mesi mancanti al compleanno successivo?
Inoltre, nel momento in cui viene rilasciato un permesso di soggiorno, anche con una validità di soli sei mesi, è possibile procedere al rilascio di una CIE valida 10 anni per i maggiorenni e 3 o 5 anni per i minori, a seconda della loro fascia d’età?

Quesito del 12/12/2024

Certificato di non naturalizzazione

Il certificato di non naturalizzazione (CNN) presentato da un cittadino brasiliano per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis è stato rilasciato dal Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza – Segreteria Nazionale di Giustizia del Brasile. Indica che è stato emesso gratuitamente tramite internet, specificando la pagina web per la verifica dell’autenticità, ed è corredato di apostille. L'originale include un adesivo con QR code e la dicitura “autentica digitale” in portoghese.
Il certificato non riporta il luogo preciso di nascita dell’avo italiano, indicando solo "nato in Italia." Si ritiene che, considerati questi elementi, il documento possa essere considerato conforme ai requisiti per il riconoscimento della cittadinanza italiana?

Quesito del 10/12/2024

Problema residenza e occupazione immobile

In merito a un cittadino che, dopo un anno di verifiche per la cancellazione per irreperibilità, è riapparso in un centro di accoglienza in un Comune limitrofo e desidera tornare a vivere nel nostro territorio, presso la casa di proprietà della madre, l'amministratrice di sostegno della madre, ricoverata in RSA, ha dichiarato che il figlio non può occupare l'immobile, poiché l'amministratrice non ha il potere di disporre dei beni della sua beneficiaria e il figlio non ha titolo a viverci. Questo in seguito a un provvedimento giudiziario per maltrattamenti, che ha portato all'autorizzazione dell'amministratore di sostegno.
Dal punto di vista anagrafico, quale risposta deve dare l'ente al cittadino che si presenta allo sportello per chiedere aggiornamenti sulla sua residenza? Sebbene il cittadino risulti formalmente residente, la questione dell'occupazione dell'immobile non rientra nelle competenze anagrafiche. In caso di ingresso non autorizzato nell'immobile, sarà compito delle autorità di pubblica sicurezza intervenire. È corretto questo ragionamento?

Quesito del 11/11/2024

Nullità iscrizione anagrafica presso casa popolare occupata abusivamente

In questo Comune è stato occupato, in data 4 gennaio 2021, un alloggio di edilizia popolare da un nucleo familiare composto da quattro persone, di cui due con invalidità al 100%. Successivamente, l'11 novembre 2021, è pervenuta una richiesta di sgombero degli occupanti senza titolo. Il 12 aprile 2022, gli stessi hanno presentato domanda di iscrizione anagrafica.
L’Ufficiale d’Anagrafe dell’epoca ha ritenuto sufficiente, ai fini dell’iscrizione, il bollettino di pagamento del canone di locazione versato all’Agenzia per l’edilizia residenziale pubblica competente, nonostante su tale bollettino fosse riportata l’indicazione “Titolo: occupazione senza titolo”. La domanda non è stata inoltre presentata su modello ministeriale. La Polizia Municipale, a causa di un organico ridotto, non ha effettuato accertamenti, e la pratica è stata chiusa per decorrenza dei termini senza verifiche, sebbene l’occupazione fosse un fatto notorio.
Ora, a distanza di due anni, e in seguito alla sollecitazione dell’Agenzia per l’edilizia residenziale pubblica competente del 7 dicembre 2023 per l’emissione di un provvedimento di sgombero da parte del Sindaco, si chiede se sia possibile dichiarare la nullità ex lege dell’iscrizione anagrafica.
In caso affermativo, poiché gli occupanti risiedono comunque nel territorio comunale e non è possibile aprire una pratica di irreperibilità, si domanda se l’Ufficiale d’Anagrafe debba iscrivere i membri del nucleo familiare in una via fittizia come senza fissa dimora. Inoltre, si richiede se tale iscrizione come senza fissa dimora possa essere effettuata dall’Ufficiale d’Anagrafe anche in assenza di una preventiva delibera di giunta che istituisca la via fittizia.