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MEMOWEB n. 52 del 17/03/2025
PEC non valida o inattiva? Non c'è obbligo di secondo invio
Cassazione: in caso di notifica a mezzo PEC, se l'indirizzo risulta non valido o inattivo, non occorre un secondo invio dell'atto prima delle formalità di completamento della notifica. La necessità di un ulteriore tentativo nei successivi 7 giorni nasce solo in caso di casella satura
MEMOWEB n. 51 del 14/03/2025
Notifica degli atti della riscossione da PEC non presente nei pubblici registri
CGT Lazio: non è necessario che l’indirizzo dell’Ufficio mittente figuri nei pubblici registri in quanto l’art. 26 del DPR 602/1973, nel regolamentare la materia, nulla dispone al riguardo
FORMAZIONE COD. 988400 - Vincenzo Fusco
La notificazione degli atti amministrativi e degli atti tributari
Durata: 2 ore e 42 minuti
Quesito del 05/02/2025
Spese per notifica atti
Premesso che:
- Il Comune procede, tramite i propri messi notificatori, alla notifica degli atti tributari finalizzati al recupero coattivo delle entrate;
- Il responsabile del servizio dei messi notificatori ha evidenziato la necessità di addebitare al contribuente un costo di notifica di almeno 16 euro per ciascun atto;
si chiede se sia legittimo per il Comune addebitare agli utenti spese di notifica superiori a quelle stabilite dal Decreto Ministeriale 14 aprile 2023, che fissa il costo della notifica degli atti tributari a 11,55 euro, senza incorrere in possibili danni erariali, ricorsi o impugnazioni.

E-BOOK
La notificazione degli atti amministrativi e tributari alla luce del processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione
Guida pratica all'abilitazione per messi notificatori - Vincenzo Fusco
1a edizione - 520 pagine
FORMAZIONE COD. 988410 - Dott. Marco Arrù
Guida pratica all'utilizzo della Piattaforma delle notifiche digitali (SEND)
Durata: 1 ora e 27 minuti
Quesito del 04/10/2024
Richieste di notificazioni da parte di avvocati
Si ricevono richieste di notificazione di atti e comunicazioni da parte di avvocati. Si chiede se il messo comunale possa procedere con tali notifiche o se sia autorizzato a notificare esclusivamente gli atti emessi dalla propria amministrazione e dalle altre amministrazioni pubbliche indicate dall’art. 1, comma 2, del D.lgs. 165/2001, come previsto dall’art. 10 della L. 265/1999. Inoltre, qualora potesse effettuare notifiche per conto di privati, gli importi dovuti da questi ultimi sono stabiliti da disposizioni nazionali o dal singolo ente locale?
MEMOWEB n. 91 del 13/05/2024
Notifica degli atti tributari nei casi di irreperibilità assoluta o relativa
La Corte di Cassazione si è pronunciata sulle modalità di notifica degli atti tributari nel caso di irreperibilità relativa o assoluta del destinatario, rigettando il ricorso di un contribuente che lamentava la mancata notifica di un atto impositivo
Quesito del 22/08/2023
Notificazione atti di accertamento IMU/TASI
L’ufficio tributi ha notificato tramite servizio postale degli avvisi di accertamento IMU e TASI relativi all’anno 2017, agli eredi di un contribuente indicando nella lettera raccomandata A.R. il seguente indirizzo “EREDI di ……” senza l’indicazione di un nominativo specifico di un erede, in quanto la successione non è ancora avvenuta pur essendo trascorsi 5 anni da decesso del contribuente.
L’ufficio postale ha lasciato al domicilio del defunto un avviso in data 23/03/2023 e restituito all’ente le raccomandate in data 28/04/2023 con l’indicazione “rinviata al mittente per compiuta giacenza”.
Con la presente siamo a chiedere se possiamo considerare tali avvisi di accertamento regolarmente notificati e conseguentemente perseguire gli attuali eredi legittimi del de cuis al fine del pagamento dell’imposta dovuta.