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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana

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10 risultati di 315

Quesito del 16/01/2025

Attribuzione cittadinanza italiana con residenza interrotta

In riferimento al procedimento per l'acquisto della cittadinanza su dichiarazione di nascita e residenza ininterrotta fino al compimento del 18° anno di età, a seguito dell'acquisizione di vari documenti, risulta che il cittadino straniero ha mantenuto la residenza in Italia. Tuttavia, dalla documentazione relativa alla frequenza scolastica, risulta che ha frequentato due anni di scuola primaria in Marocco. In questo caso, è possibile attribuire la cittadinanza italiana?

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
I Servizi al Cittadino

Il contributo di 250 euro per l’acquisto della cittadinanza jure soli, al compimento del 18 anno di età

Il quesito affronta la tematica relativa all'acquisto della cittadinanza italiana secondo quanto disciplinato dall’art. 4 della Legge 5 febbraio 1992 n. 91.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
I Servizi al Cittadino

Il nuovo contributo di 600 euro per le istanze di cittadinanza jure sanguinis

Il Legislatore, in tema di cittadinanza, non ha le idee chiare ...
Da una parte nega la possibilità di considerare italiani i ragazzi nati in Italia e sempre vissuti in Italia, che vanno a scuola in Italia e che parlano solo l’Italiano.
Dall’altra continua a non intervenire, salvo questioni marginali, come quella che illustriamo oggi, sul riconoscimento della cittadinanza ad italiani i cui avi sono andati via dall’Italia prima della formale istituzione della Repubblica Italiana e che non parlano neppure l’Italiano …

Quesito del 02/01/2025

Jure sanguinis - interruzioni temporali

È in corso una pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis per una cittadina peruviana, che chiameremo "Y".
Dalla documentazione prodotta dalla richiedente, emergono due situazioni di interruzione della linea di trasmissione della cittadinanza italiana:
1. Prima interruzione (1947-1952)
Il padre di Y, nato nel 1947, risulta riconosciuto alla nascita solo dal padre. La madre, che avrebbe dovuto trasmettere la cittadinanza italiana, non ha firmato l’atto di nascita. Tuttavia, nel 1952, i genitori si sono sposati, e il padre di Y è stato legittimato, come indicato da un’annotazione a margine dell’atto di nascita.
Questo comporterebbe una presunta interruzione di 5 anni nella trasmissione della cittadinanza. Si richiede se la legittimazione avvenuta nel 1952 abbia effetto retroattivo, permettendo al padre di Y di conservare la cittadinanza italiana utile per trasmetterla alla figlia.
2. Seconda interruzione (1968-1989)
Y, nata nel 1968, risulta riconosciuta alla nascita solo dalla madre. Il padre (la persona citata nel punto 1, che avrebbe dovuto trasmettere la cittadinanza italiana) non ha firmato l’atto di nascita. Tuttavia, da un’annotazione a margine dell’atto di nascita, si evince che Y è stata riconosciuta dal padre solo nel 1989, comportando una presunta interruzione di 21 anni nella trasmissione della cittadinanza.
Alla luce di quanto esposto, si richiede se i riconoscimenti e le legittimazioni successive abbiano effetto retroattivo, in modo da considerare che non vi siano state interruzioni temporali nella linea di trasmissione della cittadinanza.

Quesito del 17/12/2024

Annotazione variazione cognome della madre su atto di nascita

Un cittadino rumeno deve rendere dichiarazione per l'acquisto della cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4, comma 2, della Legge 91/1992. Durante la predisposizione della copia integrale dell'atto di nascita nel nostro Comune, ci siamo accorti che manca l'annotazione riguardante il cambiamento del cognome della madre. Dalla documentazione a disposizione, abbiamo trovato una copia dell'annotazione inviata alla Prefettura il 23/12/2014, con la richiesta di aggiornare il registro a loro disposizione. L'annotazione, che recita "Con decorrenza 23 dicembre 2014, le generalità di X. J., madre di A.B., sono state rettificate in 'C', come dichiarato dall'Ambasciata di Romania in Italia", non è però stata riportata nel nostro registro né nella procedura. Poiché non siamo certi che all'interessato sia stato rilasciato un estratto, ci chiediamo come procedere per correggere la situazione. È corretto fare una nuova annotazione ai sensi dell'art. 98, comma 1, e inviarla anche alla Prefettura, creando così una seconda annotazione simile? Se sì, dobbiamo indicare una data di decorrenza e, in tal caso, deve essere quella dell'annotazione o una diversa?

Quesito del 16/12/2024

Cittadinanza jure sanguinis

L'atto di nascita del padre del soggetto che richiede la cittadinanza riporta come dichiarante la madre straniera (nonna del soggetto). Nell'atto è indicato il nome del marito (nonno del soggetto, che trasmette la cittadinanza) e viene specificato che sono sposati. Tuttavia, nell'atto di matrimonio risulta un errore nel cognome della dichiarante (straniera), probabilmente dovuto a un errore di battitura o altro. Poiché non sono presenti altri dati e nome e cognome sono gli unici elementi che permettono di ricondurre la filiazione all'interno del matrimonio, è corretto procedere con un preavviso di rigetto?

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

Extracomunitari non residenti e "convivenza di fatto"

Nel numero 115 - Febbraio 2023 – abbiamo proposto uno “speciale” sulle convivenze di fatto.
Nella terza parte di quello speciale affermammo, già nel titolo che “Il contratto di convivenza di fatto non è titolo per la regolarità dell’extracomunitario.”
La nostra perentorietà si è scontrata con diverse pronunce di giudici che tendono ad ignorare il problema e ordinano l’iscrizione anagrafica dell’extracomunitario, senza alcun permesso di soggiorno.

NOTA OPERATIVA n. 236 del 10/12/2024

La nuova interpretazione dell’articolo 7 della legge 555/1912: cosa cambia nel procedimento di riconoscimento iure sanguinis

I dettagli della circolare prot. 43347 - Riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis - Nuove linee interpretative dettate da recenti decisioni della Corte di Cassazione

Quesito del 02/12/2024

Competenza per trascrizione atti di cittadinanza

L'avvocato ha trasmesso a questa Amministrazione una sentenza di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, emessa dal Tribunale di X, relativa alla trascrizione degli atti di cittadinanza riconosciuti italiani da un avo nato nel comune in questione. Si chiede quale sia l'ente competente per la trascrizione degli atti di stato civile e, eventualmente, della sentenza: spetta al comune di residenza del richiedente il riconoscimento della cittadinanza, quindi a X, oppure al comune di nascita dell'avo?

Quesito del 27/11/2024

Trascrizione matrimonio estero e cittadinanza italiana

È in corso la trascrizione degli atti di stato civile esteri per l'attribuzione della cittadinanza italiana iure sanguinis a una donna brasiliana. Tra gli atti consegnati a questo ufficio di stato civile, vi è anche copia dell'atto di matrimonio tradotto e legalizzato tra la cittadina e una persona dello stesso sesso. La richiedente ha chiesto la trascrizione dell'atto.
Si richiedono i seguenti chiarimenti:
- L'atto di matrimonio estero deve essere trascritto nei registri delle unioni civili?
- In tal caso, quale parte dei registri deve essere utilizzata e quale formula deve essere adottata per la trascrizione?
- È necessario prima effettuare l'attribuzione della cittadinanza italiana iure sanguinis e successivamente procedere con la trascrizione dell'atto?