Quesiti
Quesito del 31/01/2025
Diritti richieste cittadinanza
La Giunta Comunale in data 21.01.2025, a seguito degli articoli 636-639 della legge di Bilancio n. 207/2024, ha stabilito la cifra di Euro 600,00 per ciascun richiedente maggiorenne della cittadinanza italiana jure sanguinis. In questi giorni, il Sindaco vorrebbe rivedere tale delibera e stabilire un importo ridotto solo per quei cittadini i cui avi sono nati nel nostro Comune, lasciando per gli altri (i cui avi sono nati fuori comune ma che risiedono nel Comune) l’importo di Euro 600,00. Ritengo che tale modifica della Delibera di Giunta non sia conforme con lo spirito delle norme generali della nostra Costituzione, poiché ciò potrebbe creare una disparità di trattamento tra i vari richiedenti.
Quesito del 31/01/2025
Emigrazione prima di presentare istanza di riconoscimento jure sanguinis
Un cittadino iscritto in anagrafe per riconoscimento jure sanguinis, che ha già ottenuto il permesso di soggiorno, può trasferire la sua residenza in un altro Comune italiano prima di aver presentato allo stesso Comune che lo ha iscritto per primo in anagrafe l'istanza formale in bollo per il riconoscimento di jure sanguinis? È obbligatorio che il primo Comune iscriva la persona e poi tratti la pratica di stato civile per il riconoscimento di jure sanguinis?
Quesito del 27/01/2025
Validità documenti per istanza jure sanguinis
Viene presentata un'istanza jure sanguinis. Per il primo avo, è allegato il certificato di battesimo italiano legalizzato. Per il secondo avo, sono forniti un certificato di nascita negativo, che attesta la distruzione dei registri a causa di un incendio, e un certificato di battesimo estero. La mia domanda è: questi documenti sono considerati validi? Specifico che il secondo avo è deceduto da molti anni.
Quesito del 27/01/2025
Accettazione fotocopie e traduzioni per trascrizione
A seguito di una sentenza di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis per cittadini argentini, l'avvocato ci ha inviato un plico contenente fotocopie degli atti di stato civile con Apostille, seguite dalle relative traduzioni, tutte in sequenza. Si chiede se sia possibile accettare per la trascrizione le fotocopie degli atti e le traduzioni non legate a ciascun atto singolarmente, ma in un unico blocco.
Quesito del 23/01/2025
Verifica del passaggio in giudicato per cittadinanza iure sanguinis
Un avvocato invia il certificato di passaggio in giudicato proveniente dalla Corte d'Appello, e il cancelliere attesta che, dalla consultazione dei registri informatici della Suprema Corte, non risulta essere stato iscritto alcun ricorso nell'interesse dei richiedenti, nell'ambito della richiesta di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. È corretto e può essere accettato?
Quesito del 20/01/2025
Cittadinanza iure sanguinis
Una cittadina brasiliana ha dichiarato la propria residenza presso questo Comune per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. È stata iscritta in anagrafe in quanto, da una prima valutazione sommaria degli atti, risultano soddisfatti i requisiti. Le sono stati consegnati i moduli per effettuare la richiesta, ma tarda ancora a presentarli. Come dobbiamo comportarci in questa situazione? Le è stato comunicato che una volta depositati i documenti per la pratica, questi non sarebbero stati restituiti e che, in caso di annullamento, sarebbero state fornite solo copie conformi. Sappiamo per vie ufficiose che intende trasferire la residenza in un altro Comune. Durante i controlli effettuati dal Vigile, risulta sempre presente. Come dobbiamo procedere qualora arrivasse una richiesta di cancellazione da parte di altro Comune e la cittadina non avesse ancora presentato la richiesta di cittadinanza iure sanguinis?
Quesito del 17/01/2025
Trasmissione cittadinanza italiana jure sanguinis
Una signora argentina richiede il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis. Il bisnonno, nato in Italia nel 1890, emigrò in Argentina e si naturalizzò argentino il 4 aprile 1949. Il nonno della richiedente nacque in Brasile nel 1919. La madre della richiedente è nata nel 1954 in Argentina.
Il mio ragionamento è il seguente: il bisnonno è diventato cittadino argentino nel 1949, quando il nonno della richiedente aveva già 30 anni, quindi il nonno avrebbe mantenuto la cittadinanza italiana. La madre della richiedente, nata nel 1954 (dopo il 1948), ha trasmesso la cittadinanza italiana alla figlia. Tuttavia, non so come verificare se vi sia stata un'interruzione nella trasmissione della cittadinanza dal nonno, nato in Brasile nel 1919, alla madre della richiedente. Nel 1919, nascere in Brasile comportava automaticamente la perdita della cittadinanza italiana e l'acquisizione esclusiva di quella brasiliana?
Quesito del 16/01/2025
Attribuzione cittadinanza italiana con residenza interrotta
In riferimento al procedimento per l'acquisto della cittadinanza su dichiarazione di nascita e residenza ininterrotta fino al compimento del 18° anno di età, a seguito dell'acquisizione di vari documenti, risulta che il cittadino straniero ha mantenuto la residenza in Italia. Tuttavia, dalla documentazione relativa alla frequenza scolastica, risulta che ha frequentato due anni di scuola primaria in Marocco. In questo caso, è possibile attribuire la cittadinanza italiana?
Quesito del 02/01/2025
Jure sanguinis - interruzioni temporali
È in corso una pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis per una cittadina peruviana, che chiameremo "Y".
Dalla documentazione prodotta dalla richiedente, emergono due situazioni di interruzione della linea di trasmissione della cittadinanza italiana:
1. Prima interruzione (1947-1952)
Il padre di Y, nato nel 1947, risulta riconosciuto alla nascita solo dal padre. La madre, che avrebbe dovuto trasmettere la cittadinanza italiana, non ha firmato l’atto di nascita. Tuttavia, nel 1952, i genitori si sono sposati, e il padre di Y è stato legittimato, come indicato da un’annotazione a margine dell’atto di nascita.
Questo comporterebbe una presunta interruzione di 5 anni nella trasmissione della cittadinanza. Si richiede se la legittimazione avvenuta nel 1952 abbia effetto retroattivo, permettendo al padre di Y di conservare la cittadinanza italiana utile per trasmetterla alla figlia.
2. Seconda interruzione (1968-1989)
Y, nata nel 1968, risulta riconosciuta alla nascita solo dalla madre. Il padre (la persona citata nel punto 1, che avrebbe dovuto trasmettere la cittadinanza italiana) non ha firmato l’atto di nascita. Tuttavia, da un’annotazione a margine dell’atto di nascita, si evince che Y è stata riconosciuta dal padre solo nel 1989, comportando una presunta interruzione di 21 anni nella trasmissione della cittadinanza.
Alla luce di quanto esposto, si richiede se i riconoscimenti e le legittimazioni successive abbiano effetto retroattivo, in modo da considerare che non vi siano state interruzioni temporali nella linea di trasmissione della cittadinanza.
Quesito del 17/12/2024
Annotazione variazione cognome della madre su atto di nascita
Un cittadino rumeno deve rendere dichiarazione per l'acquisto della cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4, comma 2, della Legge 91/1992. Durante la predisposizione della copia integrale dell'atto di nascita nel nostro Comune, ci siamo accorti che manca l'annotazione riguardante il cambiamento del cognome della madre. Dalla documentazione a disposizione, abbiamo trovato una copia dell'annotazione inviata alla Prefettura il 23/12/2014, con la richiesta di aggiornare il registro a loro disposizione. L'annotazione, che recita "Con decorrenza 23 dicembre 2014, le generalità di X. J., madre di A.B., sono state rettificate in 'C', come dichiarato dall'Ambasciata di Romania in Italia", non è però stata riportata nel nostro registro né nella procedura. Poiché non siamo certi che all'interessato sia stato rilasciato un estratto, ci chiediamo come procedere per correggere la situazione. È corretto fare una nuova annotazione ai sensi dell'art. 98, comma 1, e inviarla anche alla Prefettura, creando così una seconda annotazione simile? Se sì, dobbiamo indicare una data di decorrenza e, in tal caso, deve essere quella dell'annotazione o una diversa?