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Quesito del 07/02/2025
Annullamento in autotutela
Si segnala che una pratica di residenza, avviata nell’aprile 2024 da richiedenti il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, risulta ancora in fase di definizione. Tuttavia, dagli accertamenti effettuati la scorsa settimana, i richiedenti non risultano più residenti.
Alla luce della Circolare n. 77/2024, si chiede se sia legittimo procedere all’annullamento d’ufficio in autotutela o, in alternativa, se sia più opportuno notificare un preavviso di rigetto ai sensi dell’art. 10-bis della Legge 241/1990, motivando che, venendo meno la residenza, viene meno anche la competenza dell'ente. Tale provvedimento, tuttavia, risulta particolarmente complesso da redigere.
Quesito del 06/02/2025
Jure sanguinis
Una persona ha presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza Iure Sanguinis, ma gli atti contenevano incongruenze nei cognomi e nelle date di nascita. Dopo un preavviso di rigetto che evidenziava tali criticità, l’istante ha presentato nuovi atti rettificati insieme a una sentenza del tribunale brasiliano tradotta e con apostille. Tuttavia, la sentenza non specifica le rettifiche effettuate, ma si limita ad accogliere una documentazione presentata da un avvocato al Giudice nella quale erano riportate le incongruenze contenute nel nostro preavviso di rigetto. La documentazione dell’avvocato ci è stata presentata in portoghese senza traduzione e apostille. Considerando che la sentenza ha modificato i cognomi e le date di nascita anche di persone decedute, è accettabile una sentenza che non contiene il dispositivo? È necessario richiedere un’integrazione della documentazione che teoricamente costituirebbe il corpo della sentenza stessa, secondo quanto indicato dalla parte istante?
Quesito del 05/02/2025
Modello D8 su cittadinanze
Si chiedono chiarimenti in merito alla compilazione del modello ISTAT D8, in particolare sul punto 4, relativo alle cittadinanze acquisite dai tribunali e consolati. Nello specifico, per quanto riguarda i minori, il riferimento include anche i nati all'estero da cittadini già iscritti all'AIRE, considerando che vengono citati come cittadinanza nel punto 5?
Ho fatto riferimento agli atti di nascita trascritti.
Quesito del 31/01/2025
Emigrazione prima di presentare istanza di riconoscimento jure sanguinis
Un cittadino iscritto in anagrafe per riconoscimento jure sanguinis, che ha già ottenuto il permesso di soggiorno, può trasferire la sua residenza in un altro Comune italiano prima di aver presentato allo stesso Comune che lo ha iscritto per primo in anagrafe l'istanza formale in bollo per il riconoscimento di jure sanguinis? È obbligatorio che il primo Comune iscriva la persona e poi tratti la pratica di stato civile per il riconoscimento di jure sanguinis?
Quesito del 31/01/2025
Diritti richieste cittadinanza
La Giunta Comunale in data 21.01.2025, a seguito degli articoli 636-639 della legge di Bilancio n. 207/2024, ha stabilito la cifra di Euro 600,00 per ciascun richiedente maggiorenne della cittadinanza italiana jure sanguinis. In questi giorni, il Sindaco vorrebbe rivedere tale delibera e stabilire un importo ridotto solo per quei cittadini i cui avi sono nati nel nostro Comune, lasciando per gli altri (i cui avi sono nati fuori comune ma che risiedono nel Comune) l’importo di Euro 600,00. Ritengo che tale modifica della Delibera di Giunta non sia conforme con lo spirito delle norme generali della nostra Costituzione, poiché ciò potrebbe creare una disparità di trattamento tra i vari richiedenti.
Quesito del 27/01/2025
Accettazione fotocopie e traduzioni per trascrizione
A seguito di una sentenza di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis per cittadini argentini, l'avvocato ci ha inviato un plico contenente fotocopie degli atti di stato civile con Apostille, seguite dalle relative traduzioni, tutte in sequenza. Si chiede se sia possibile accettare per la trascrizione le fotocopie degli atti e le traduzioni non legate a ciascun atto singolarmente, ma in un unico blocco.
Quesito del 27/01/2025
Validità documenti per istanza jure sanguinis
Viene presentata un'istanza jure sanguinis. Per il primo avo, è allegato il certificato di battesimo italiano legalizzato. Per il secondo avo, sono forniti un certificato di nascita negativo, che attesta la distruzione dei registri a causa di un incendio, e un certificato di battesimo estero. La mia domanda è: questi documenti sono considerati validi? Specifico che il secondo avo è deceduto da molti anni.
Quesito del 23/01/2025
Verifica del passaggio in giudicato per cittadinanza iure sanguinis
Un avvocato invia il certificato di passaggio in giudicato proveniente dalla Corte d'Appello, e il cancelliere attesta che, dalla consultazione dei registri informatici della Suprema Corte, non risulta essere stato iscritto alcun ricorso nell'interesse dei richiedenti, nell'ambito della richiesta di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. È corretto e può essere accettato?
Quesito del 20/01/2025
Cittadinanza iure sanguinis
Una cittadina brasiliana ha dichiarato la propria residenza presso questo Comune per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. È stata iscritta in anagrafe in quanto, da una prima valutazione sommaria degli atti, risultano soddisfatti i requisiti. Le sono stati consegnati i moduli per effettuare la richiesta, ma tarda ancora a presentarli. Come dobbiamo comportarci in questa situazione? Le è stato comunicato che una volta depositati i documenti per la pratica, questi non sarebbero stati restituiti e che, in caso di annullamento, sarebbero state fornite solo copie conformi. Sappiamo per vie ufficiose che intende trasferire la residenza in un altro Comune. Durante i controlli effettuati dal Vigile, risulta sempre presente. Come dobbiamo procedere qualora arrivasse una richiesta di cancellazione da parte di altro Comune e la cittadina non avesse ancora presentato la richiesta di cittadinanza iure sanguinis?
Quesito del 17/01/2025
Trasmissione cittadinanza italiana jure sanguinis
Una signora argentina richiede il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis. Il bisnonno, nato in Italia nel 1890, emigrò in Argentina e si naturalizzò argentino il 4 aprile 1949. Il nonno della richiedente nacque in Brasile nel 1919. La madre della richiedente è nata nel 1954 in Argentina.
Il mio ragionamento è il seguente: il bisnonno è diventato cittadino argentino nel 1949, quando il nonno della richiedente aveva già 30 anni, quindi il nonno avrebbe mantenuto la cittadinanza italiana. La madre della richiedente, nata nel 1954 (dopo il 1948), ha trasmesso la cittadinanza italiana alla figlia. Tuttavia, non so come verificare se vi sia stata un'interruzione nella trasmissione della cittadinanza dal nonno, nato in Brasile nel 1919, alla madre della richiedente. Nel 1919, nascere in Brasile comportava automaticamente la perdita della cittadinanza italiana e l'acquisizione esclusiva di quella brasiliana?