Quesiti
Quesito del 13/03/2025
Documentazione per cittadinanza art. 4 c. 2 neomaggiorenni
In merito alla documentazione necessaria per il riconoscimento della cittadinanza ai sensi dell’art. 4, comma 2, per i neomaggiorenni, è sufficiente, salvo situazioni dubbie, acquisire i seguenti documenti:
- Copia del passaporto;
- Copia del permesso di soggiorno in corso di validità;
- Certificati di residenza storici da cui risulti la continuità della residenza in Italia.
Oppure, anche nel caso in cui i certificati di residenza dimostrino in modo inequivocabile la continuità della residenza, è comunque necessario richiedere:
- Copia dei permessi di soggiorno precedenti scaduti;
- Certificati vaccinali;
- Eventuali certificati di frequenza scolastica?
Quesito del 12/03/2025
Trascrizione atto di nascita figlio minore di cittadino italiano iure sanguinis
Sono pervenuti a questo ufficio atti di stato civile con richiesta di trascrizione da parte di uno studio legale, che ha allegato l'ordinanza del Tribunale con cui sono stati riconosciuti cittadini italiani il ricorrente e la figlia minore a cui gli atti si riferiscono.
È stato inoltre trasmesso l'atto di nascita di una seconda figlia minore, non inclusa nell'ordinanza né nell'elenco degli atti trasmessi, ma solo menzionata in una mail dello studio per confermare l'avvenuta protocollazione della documentazione.
Si chiede se l'atto della seconda figlia, non inclusa nella sentenza, debba essere trascritto e, in caso affermativo, se sia necessario integrare il nominativo nella richiesta.
Quesito del 11/03/2025
Acquisto della cittadinanza
Dopo il giuramento e la trascrizione del decreto, a chi è necessario comunicare l'acquisto della cittadinanza italiana e con quale modalità (PEC o raccomandata)?
Quesito del 11/03/2025
Acquisto cittadinanza figli minori
Un nostro residente di cittadinanza indiana ha acquisito la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 9, comma 1, lettera F, della legge n. 91/1992. Al momento del giuramento davanti al sindaco, risultavano residenti con lui tre figli minori, ai quali, dopo i necessari controlli, è stata attestata la cittadinanza.
Lo stesso soggetto ha altri due figli minori che, al momento del giuramento, risultavano residenti con la madre straniera in un altro comune. Un mese dopo, questi due figli sono stati iscritti nel nostro comune, risultando residenti con il padre, ormai cittadino italiano.
Considerato che l'art. 14 della legge n. 91/1992 prevede che i figli conviventi con il genitore che acquista la cittadinanza la acquisiscano a loro volta, si chiede se sia possibile procedere con l’attestazione della cittadinanza per questi ultimi due figli, nonostante al momento del giuramento fossero residenti altrove con la madre. Si segnala che i due figli già frequentavano la scuola nel nostro comune, ma non è possibile verificare se di fatto convivessero con il padre. Essendo nati in Italia, dovranno eventualmente attendere il compimento del 18º anno di età per acquisire la cittadinanza?
Quesito del 11/03/2025
Trascrizione decreto cittadinanza Tribunale
Una cittadina brasiliana, con un avo nato nel nostro comune, ha inviato una sentenza del Tribunale che le riconosce la cittadinanza italiana, passata in giudicato nell’ottobre 2024.
Considerato che dal Tribunale non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale, si chiede se sia opportuno informare la cittadina che si resta in attesa della trasmissione ufficiale della sentenza, oppure se sia possibile procedere comunque alla trascrizione sulla base della documentazione da lei presentata.
Quesito del 10/03/2025
Attestazione di non proposto appello
Si chiede di chiarire se l'avvocato possa rilasciare una dichiarazione o certificazione di non proposto appello in sostituzione del certificato di passaggio in giudicato, ai fini della trascrizione degli atti di stato civile per il riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, oppure se tale attestazione debba essere emessa esclusivamente dalla cancelleria competente.
Quesito del 10/03/2025
Cittadinanza
È pervenuta una richiesta da parte di una cittadina straniera, figlia di una signora che ha acquisito la cittadinanza italiana per matrimonio dopo la nascita della figlia. La richiedente ha trasferito la residenza in questo comune e ha chiesto il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Ci si chiede se tale riconoscimento sia possibile, considerando che la madre non era cittadina italiana al momento della nascita della figlia. Si tratta di un caso di acquisto di cittadinanza? Qual è la corretta procedura da seguire per la cittadinanza della figlia oggi maggiorenne?
Quesito del 27/02/2025
Acquisizione cittadinanza italiana e iscrizione anagrafica tardiva
Un residente di nazionalità polacca, che compirà 19 anni ad agosto, intende rendere la dichiarazione di volontà per l'acquisizione della cittadinanza italiana ai sensi della Legge 91/1992. Il giovane è nato in Italia, ha effettuato qui tutte le vaccinazioni e ha frequentato il percorso scolastico.
Tuttavia, l’iscrizione anagrafica non è avvenuta tempestivamente, poiché la madre si è registrata in anagrafe circa tre anni dopo la nascita del figlio. Nonostante ciò, la sua presenza in Italia è sempre stata regolare, in quanto la madre, cittadina polacca, aveva diritto alla libera circolazione sul territorio italiano.
Si chiede se sia possibile procedere con la dichiarazione, considerando che la mancata iscrizione anagrafica nei primi tre anni di vita non dovrebbe costituire un ostacolo, dato che esistono prove documentali della presenza in Italia, quali la certificazione vaccinale e l'assegnazione del medico.
Quesito del 26/02/2025
Interprete per cittadinanza di neomaggiorenne sordo
Un cittadino straniero neomaggiorenne, affetto da sordità e mutismo, richiede la cittadinanza italiana. È necessario l’interprete per la redazione dell’atto?
Quesito del 21/02/2025
Contributo per cittadinanza italiana – Chiarimenti
In riferimento alla circolare di ANCI Veneto sul contributo riservato ai Comuni per le richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana, si chiede se i Comuni, con apposita deliberazione di Giunta, possano prevedere un contributo anche per le istanze presentate tramite avvocato su ordine del Tribunale.
Nella circolare, infatti, si specifica solamente che il contributo non si applica alle domande presentate tramite gli uffici consolari.