Quesiti
Quesito del 13/02/2023
Personale Ragioneria Affari generali
Aspettativa per incarichi dirigenziali in società in house
Una Società Unipersonale a Responsabilità Limitata, società in house di un Comune del territorio, ha bandito una selezione per Direttore Generale.
Può un dipendente di un ente locale, qualora dovesse vincere la selezione, andare in aspettativa non retribuita per incarichi dirigenziali ex comma 5 dell’articolo 110 TUEL? La società in house sarebbe equiparata, come nuovo datore di lavoro, ad un ente pubblico?
Quesito del 13/02/2023
Demografici
Notifica art 10 bis l 241/1990
La comunicazione dei motivi che ostano alla definizione dell’istanza di cambiamento abitazione nell'ambito dello stesso comune per assenza all'indirizzo dichiarato, ai fini della validità della notifica, in quale indirizzo deve essere notificata ? Quello " nuovo" oggetto di dichiarazione o quello precedente oggetto di eventuale ripristino ?
Quesito del 13/02/2023
Affari generali Tecnico LL. PP.
Aumento del prezzo dei pasti mensa
Questo comune ha svolto in forma associata con altro comune la gara per l’affidamento del servizio mensa scolastica nell’anno 2019. Tale contratto ha avuto la durata dal 01/03/2019 al 28/02/2022.
Alla scadenza del contratto, la società fornitrice ha continuato ad effettuare il servizio, in virtù di determina del responsabile del servizio, di rinnovo del contratto dal 01/03/2022 al 28/02/2025.
Il comune n. 1 ha già formalizzato stipulando il nuovo contratto, il comune n. 2 non ancora.
Ora, La società ci chiede un aumento del prezzo del pasto, in virtù degli aumenti ISTAT, con decorrenza 01/01/2023.
Nel capitolato era previsto che: a decorrere dal terzo anno è prevista la possibilità di adeguamento nella misura corrispondente al 75% della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo dell’anno precedente su richiesta scritta della ditta appaltatrice.
Noi abbiamo già riconosciuto un aumento del prezzo del pasto con decorrenza 01/01/2022. Questo sarebbe un secondo aumento.
Non si ritiene esigibile tale adeguamento anche per l’anno 2023, in quanto l’indicizzazione, sarebbe possibile a decorrere dal terzo anno di durata del contratto. Il nuovo contratto, il cui rinnovo programmato era una mera facoltà e non un obbligo per la sta zione appaltante, tra l’altro ancora non stipulato, prevede un’estensione temporale alle attuali condizioni e clausole di capitolato e contratto.
E' esigibile tale aumento? In caso affermativo, sarebbe obbligatorio accettare le loro condizioni o è possibile applicare un aumento inferiore?
Quesito del 13/02/2023
Personale
Utilizzo del fondo risorse decentrate
L'ente ha assunto un dipendente in categoria C4 tramite mobilità. Nell'utilizzo del fondo (costo progressioni orizzontali) devo considerare la progressione da C1 a C4 oppure essendo assunto tramite mobilità la progressione è a carico del bilancio?
Quesito del 13/02/2023
Commercio
Noleggio con conducente - operatività archivio informatico
Si richiedono aggiornamenti in merito al rilascio di licenze di noleggio con conducente. E' operativo il registro elettronico nazionale? E' possibile rilasciare nuove autorizzazioni?
Quesito del 09/02/2023
Demografici
Competenza per trascrizione della sentenza di divorzio estera
La sentenza di divorzio estera deve essere trascritta dal Comune in cui è registrato il matrimonio o dal Comune di attuale residenza dei soggetti?
Quesito del 09/02/2023
Tributi
Fabbricato con annotazione ruralità
Un fabbricato con categoria catastale C2 con annotazione di ruralità al catasto può essere considerato pertinenza dell'abitazione principale e quindi per l'anno 2017 esente IMU e TASi?
Quesito del 09/02/2023
Personale Ragioneria
Trasmissione eredi debito dipendenti
Nel caso di somme indebitamente percepite dal dipendente pubblico, laddove questi muoia prima della restituzione, il debito è estinto o si trasmette agli eredi?
Quesito del 09/02/2023
Affari generali Demografici Ragioneria
Diritti di ricerca storici anagrafici
Nel 2020 è stata adottata una deliberazione di G.C. per istituire diritti di segreteria per le ricerche d’archivio, vista la mole di richiesta di certificati di stato civile di cittadini nati nel 1800 utili per l’iter di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis dei discendenti degli stessi. La deliberazione stabilisce un costo di ricerca di € 30,00 per le certificazione che interessano periodi antecedenti all’anno 2000, dato che la banca dati prima del 2000 è incompleta ed in ogni modo da verificare.
L’anno scorso un avvocato ha fatto richiesta di certificati di stato civile di un cittadino del 1800, richiesta che ha impegnato il personale nella ricerca d’archivio e nell’inserimento nel gestionale anagrafico dei dati trovati.
In questi giorni l’avvocato richiede gli stessi certificati eccependo che non possiamo applicare la tariffa in quanto si tratta solo di emettere certificazione di un cittadino già censito in banca dati. Ovviamente
Il rilascio di certificazione non richiede nessuna ricerca.
Mi risulta difficile capire come applicare le disposizioni della deliberazione ossia se richiedere la tariffa solo per le certificazioni che richiedono nei fatti la ricerca d’archivio (e quindi per le richieste successive inerenti a certificazioni già emesse non applicare nessun costo).
Quesito del 09/02/2023
Personale
Nuovo CCNL - Art. 13 commi 6 e ss.
Quesito sull'interpretazione della norma in oggetto.
Le organizzazioni sindacali sostengono che la norma di durata transitoria che consente la progressione anche in assenza del titolo di studio richiesto per l’accesso dall'esterno, dà la facoltà di prescindere dalla riserva del 50% delle posizioni disponibili da destinarsi ai concorsi aperti ad estranei alla pubblica amministrazione.
Lo scrivente premette di non essere d'accordo con una tale interpretazione sulla base delle seguenti considerazioni:
a) la fonte del diritto superiore (art.52 comma 1 bis) del D. Lgs 165/2021 e s.m.i. (sulla scorta della giurisprudenza della Corte Costituzionale) impone una detta riserva: ciò al fine di tutelare gli esterni alla P.A.
b) la funzione pubblica nel parere 12094/2022 ha confermato l'immediata applicabilità dell'art. 52 comma 1 bis del D.Lgs 165/2001.
A giudizio dello scrivente, i commi 6 e seguenti dell’art. 13 del contratto 2019/2021, si limitano a prevedere solo una deroga al principio generale della necessità del possesso del titolo di studio richiesto per l'accesso dall'esterno, ma non incidono in alcun modo sull'obbligo di garantire agli esterni almeno il 50% dei posti disponibili della categoria.